Mentre in Italia si parla di chiusure sotto l’ombra minacciosa del Covid, a Campione si chiede la riapertura dello storico casinò. A chiederlo sono i sindacati: “Ribadiamo che la riapertura della casa da gioco è fondamentale e indispensabile per consentire uno sviluppo occupazionale e ridare vita al tessuto economico e sociale dell’exclave comasca – spiegano le parti sociali al termine dell’incontro con l’amministratore unico, Marco Ambrosini – La finalità del Casinò Campione d’Italia, fin dalla sua fondazione e per la peculiarità del contesto di enclave in territorio svizzero, era e dovrà essere quello di sostenere anche l’erogazione di servizi ai cittadini campionesi”. I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto di conoscere i dettagli del piano di riapertura che però è subordinato alla sentenza della Corte di Cassazione, attesa per il prossimo 3 novembre. I giudici saranno chiamati a pronunciarsi sui ricorsi presentati dalla curatela e della Banca Popolare di Sondrio contro la sentenza con cui la Corte d’appello di Milano aveva annullato, per un vizio di forma, quella del tribunale di Como sul fallimento della società di gestione del Casinò.
La Redazione