“Un’ordinanza che prescrive la sospensione immediata di tutte le tipologie di gioco nelle tabaccherie”. A rendere nota la decisione, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, la stessa presa qualche giorno fa dal governatore della Campania De Luca (http://cifonenews.comma3.com/campania-de-luca-vieta-giochi-e-scommesse-nei-tabacchi/). Un ulteriore provvedimento nonostante una circolare dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di venerdì scorso aveva già chiarito che nei tabaccai (gli unici rimasti aperti) le slot dovevano essere spente, così come i televisori, ma che i terminali di gioco potevano rimanere accesi e quindi accettare le giocate. A Bergamo neanche il numero di morti, ogni giorno maggiore, ferma i giocatori. “Diversi tabaccai – spiega Gori – ci hanno segnalato che tante persone, soprattutto anziane, nonostante i pressanti inviti a non muoversi di casa, si presentano regolarmente nei loro negozi per acquistare i famosi ‘grattini’ o per giocare alle slot o al 10eLotto. Non è per questi articoli che il decreto della presidenza del consiglio dei ministri consente alle tabaccherie di restare aperte in queste settimane! RIMANETE A CASA, vi ripeto, e se in queste settimane doveste perdere l’abitudine a buttare soldi nel gioco d’azzardo…tanto meglio!”
Eppure Bergamo rimane la provincia più colpita dal Covid-19. “Intubiamo in Terapia intensiva anche più di 7 persone al giorno e lavoriamo senza sosta, con in media un turno di riposo ogni 14 giorni”, racconta all’Ansa Ivano Riva, anestesista e rianimatore dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. “Se il trend dell’epidemia da SarsCov2 continuerà con questo ritmo, Bergamo reggerà ancora per pochissimo”, ammette. Nel frattempo, mentre qualcuno gioca e compra Gratta e Vinci, il ministro della Difesa Guerini ha annunciato l’arrivo all’ospedale Papa Giovanni XXIII di altri 20 medici militari.
La Redazione