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Covid-19: il mondo cala i sipari dai casinò di Las Vegas alla Statua della Libertà.

Le luci si spengono e Las Vegas si ferma. Il Covid-19 è arrivato anche lì. Il governatore del Nevada Steve Sisolak ha ordinato la chiusura di hotel, casinò e di tutte le attività non essenziali. Le mille luci dei casinò sull’iconica Strip si spengono e le strade sono vuote. Uno scenario che mai nessuno si sarebbe immaginato di vedere se non in qualche film di fantascienza. New York chiude il suo simbolo più alto: la Statua della Libertà. Chiusi anche cinema, teatri, palestre, negozi, bar e ristoranti, questi ultimi autorizzati a lavorare solo per le ordinazioni da portar via o per le consegne a domicilio. Restano aperti solo i servizi ritenuti essenziali: negozi di alimentari e supermercati, farmacie, distributori di benzina e centri medici. Il Covid- 19 ha fermato il mondo, terrorizzandolo. Ha spento le luci così come i polmoni della gente che si ammala. Anche in Italia i casinò (http://cifonenews.comma3.com/covid-19-casino-di-venezia-e-la-valee-maggiori-restrizioni/), già in profonda crisi, chiudono con conseguenze devastanti sui comuni di appartenenza. Tra questi c’è Sanremo. Le casse comunali hanno sempre beneficiato di entrate costanti derivanti dai guadagni della casa da gioco. Quest’anno però si prospetta una situazione complicata con il Casinò che perderà circa 3 milioni di euro al mese, dovuti ai costi di gestione che la società deve sopportare. Numeri insostenibili che nel lungo periodo potrebbero comportare decisioni drastiche. Al momento il tampone a questa situazione è dato dalle ferie che i dipendenti del casinò stanno consumando. Nella peggiore delle ipotesi, tuttavia, non è da escludere che si debbano andare a toccare i posti di lavoro. Il primo passo, allo studio dei tecnici, è l’eventuale applicazione della cassa integrazione prevista dal decreto “Cura Italia” per quelle realtà con più di 15 dipendenti all’attivo. Anche il Principato di Monaco segue il modello italiano. I casinò, i ristoranti e i bar, nonché gli stabilimenti dediti alla cura e al benessere delle persone, rimarranno chiusi fino a data da definirsi. Si spera il prima possibile.

D. Pellegrino

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