Al contrario di quanto sostenuto da Eurispes (http://cifonenews.comma3.com/audizioni-piemonte-sambaldi-eurispes-aumenta-gioco-diminuisce-occupazione/) in audizione questa mattina a palazzo Lascaris, l’Ires (l’Istituto di ricerche economiche e sociali per il Piemonte) ha presentato dati nettamente a favore dell’attuale legge regionale sul gioco. Stranamente i numeri non coincidono. Marco Sisti, presentando la ricerca “Il gioco d’azzardo in Piemonte prima e dopo la legge regionale 9/2016” ha evidenziato infatti che “in questi anni si è assistito a una drastica riduzione dei volumi di gioco in Piemonte a fronte di un incremento nelle altre regioni”. Secondo i dati dell’Ires “dal 2013 al 2016, infatti, in Piemonte il volume nel gioco distribuito su rete fisica è cresciuto di circa il 4,5 percento (+219 milioni di euro, pari a un volume di gioco di circa 1.167 euro procapite per residente di ogni età). Anche le perdite dei giocatori sono cresciute nello stesso periodo di circa l’11 percento (+127 milioni, pari a 283 euro procapite per residente di ogni età). Dopo il 2016 si assiste a una drastica diminuzione dei volumi di gioco nella regione a fronte di un incremento nel resto d’Italia. La diminuzione registrata in Piemonte nel 2018, rispetto al 2016, è di 497 milioni di euro (-9,7 percento) e di 430 milioni rispetto al 2015. Il calo nel valore delle perdite osservato nel 2018 rispetto a quello del 2015 è pari a 113 milioni (- 10 percento). Nel resto d’Italia le perdite del 2018 sono maggiori di circa 1,3 miliardi rispetto al 2015 (+9 percento). In Piemonte il gioco a distanza cresce molto (+75 percento), ma meno che nel resto d’Italia (+87 percento), la crescita del gioco d’azzardo rallenta rispetto al resto d’Italia (+7 percento contro +22 percento) e, nel 2018, le perdite sono inferiori a quelle osservate nel 2015 di circa il 6 percento (69 milioni di euro)”.
La Redazione