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Fondi pubblici al Casinò di Saint-Vincent. Cassazione: caso chiuso

“Cessata la materia del contendere”: è quanto dichiarato da due ordinanze della Cassazione sulla vicenda relativa ai fondi pubblici concessi dalla Regione al Casinò di Saint-Vincent tra il 2012 e il 2015, quando la casa da gioco era in grave crisi. 

Si chiude così processualmente anche davanti alla Suprema Corte la battaglia legale tra l’amministrazione regionale e la Corte dei Conti, iniziata con la condanna a 18 politici valdostani, tra passati e attuali, a risarcire 16 milioni di euro. Una sentenza emessa nel luglio 2021 e annullata lo scorso aprile già dalla Corte Costituzionale. 

Dopo quel provvedimento, erano partite due iniziative parallele, con ricorsi da parte dei condannati e della Regione. Si era costituito in giudizio anche il procuratore generale presso la Corte dei conti per ottenerne il “rigetto”. Ma la Consulta, presieduta da Giuliano Amato, aveva stabilito che la ricapitalizzazione della casa da gioco rientrasse fra le decisioni politico strategiche e quindi  nell’autonomia decisionale della Regione Valle d’Aosta e che i politici, in base all’articolo 24 dello Statuto, fossero esenti da responsabilità. 

Un provvedimento, ha stabilito la Cassazione accogliendo la richiesta dei ricorrenti, idoneo di per sé a far venire radicalmente meno l’oggetto stesso dell’impugnativa e, con esso, ogni ragione di contrasto e quindi ogni interesse all’ottenimento della richiesta pronuncia”. 

La Redazione

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