Nuota per gioco, venti minuti dopo aver centrato la finale dei 100 dorso, e regala all’Italia un oro ma visto nei 50 farfalla (mai neanche un podio nella specialità) ai Mondiali di Fukuoka. E’ Thomas Ceccon, classe 2001, con il suo record di 22”68 prima del portoghese Ribeiro 22”80 e il francese Maxime Grousset 22”82. Non è la sua specialità olimpica, ma gli piace per divagare.
Ceccon, che si allena a Verona, dice: “Sono contentissimo, la volevo più dei 100 dorso, come l’anno scorso; a dorso sono stato eccellente, ora sono campione del mondo anche a delfino. Il titolo è il titolo, volevo vincerli una volta, i 50 non li vediamo benissimo…però li ho vinti”. Un oro che conferma la versatilità del vicentino, già argento con la staffetta veloce. E’ la decima medaglia della spedizione azzurra, la terza in corsia dopo i due argenti della 4×100 sl e di Martinenghi nei 100 rana. E Ceccon non si era mai visto così soddisfatto: “Sono proprio contento delle mie gare, stavo quasi per piangere quando ci siamo messaggiati con i miei, lo faccio anche per loro, ora mi godo questa medaglia, poi penserò alla finale dei 100 dorso, saranno tirati domani”. Quello di Ceccon è il 24° oro azzurro di sempre. “ Non sono nemmeno così stanco. Ho l’adrenalina a mille: adesso sono ancora attivo. Oggi due grandi gare; penso si possano commentare da sole. Non ho tirato al 100% nel dorso. La cosa importante è aver vinto questo maledetto 50 delfino. È una gara a cui tengo molto, visto che alcuni dei miei record giovanili li ho fatti in questa specialità. Sono davvero contento: volevo fare almeno un titolo prima di partire. La mezz’ora che è passata non me la ricordo, ero molto concentrato e penso si debba vivere di questa tensione, voglia di fare e divertirsi”.
La Redazione