Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e Foreste (Masaf) ha pubblicato un nuovo regolamento per il controllo delle sostanze proibite e per il benessere del cavallo sportivo. Il provvedimento, cosiddetto “regolamento antidoping”, è un decreto direttoriale firmato dal direttore generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica (DGPQAI), Oreste Gerini, e del direttore dell’ufficio dirigenziale PQAI (Promozione della qualita’ agroalimentare e dell’ippica) Sveva Davanzo.
Il decreto direttoriale porta in allegato il regolamento vero e proprio, l’elenco delle sostanze e dei metodi proibiti e sette disciplinari tecnici. Inoltre delinea il ruolo del veterinario “enfatizzato attraverso la presenza in ippodromo di un veterinario responsabile che – nell’espletamento delle sue funzioni – è affiancato dal veterinario coadiutore e dagli ispettori antidoping. Il veterinario responsabile e il veterinario coadiutore sono nominati dal Masaf con il compito di svolgere le seguenti attività:
a) sovrintendere e organizzare le attività necessarie ad assicurare il rispetto del presente regolamento, sia in occasione delle corse e delle manifestazioni autorizzate, sia in altri luoghi e occasioni secondo le disposizioni emanate dal Masaf;
b) identificare i cavalli;
c) prelevare i campioni ai fini della ricerca delle sostanze proibite e la tutela del benessere animale”. Nel decreto si specifica che “Fra le pratiche generali proibite, applicabili per tutta la durata della vita dell’animale, il Masaf ribadisce il divieto di sottoporre i cavalli a trattamenti medici senza prescrizione veterinaria e il divieto – da parte di persone prive di Laurea in Veterinaria e abilitazione alla professione- di “praticare manualità chirurgiche o invasive ad un cavallo o qualsiasi atto di competenza veterinaria”.
Inoltre: “Il benessere animale del cavallo sportivo rientra nelle attribuzioni e nei compiti assegnati al Masaf, e segnatamente le attività di prevenzione e di contrasto al doping su cavalli e cavalieri, fantini
e guidatori. Competono al Masaf anche il controllo dei veterinari addetti ai controlli antidoping e i rapporti con i laboratori di analisi”.
“Per alcune sostanze (elencate in categoria B) la somministrazione può essere ammessa. Si prevede in questi casi la prescrizione veterinaria rilasciata secondo la normativa vigente in materia di ricetta veterinaria. Sulla prescrizione devono essere inoltre indicati la data, il nome, il numero di microchip e di passaporto del cavallo, nonché il tipo e la quantità di medicinale somministrato, la posologia e la data d’inizio e fine del trattamento. Il veterinario è tenuto, inoltre, a rilasciare un certificato da cui risulti la diagnosi, la prognosi, il tempo di sospensione del cavallo dall’attività agonistica, inteso come periodo di convalescenza necessario al completo recupero, e le modalità di riabilitazione da seguire.
Il trattamento prescritto al cavallo deve essere riportato nel libro delle medicazioni. Si dispone inoltre la trascrizione delle somministrazioni nello SLID (Single Lifetime Identification Document), il documento unico di identificazione a vita, previsto dal Sistema I&R degli equini. Durante le giornate in cui si svolgono le corse, le società di corse devono garantire la presenza di un’ambulanza veterinaria e di un veterinario di servizio, deputato al pronto soccorso, nonché i materiali e i farmaci necessari. Il regolamento disciplina le caratteristiche dell’ambulanza veterinaria e la dotazione veterinaria di cui devono disporre i mezzi”. Per quanto riguarda le violazioni del regolamento “sono di tipo disciplinare, con deferimento alla Procura di Disciplina, pecuniarie a seconda della gravità della violazione, e sportive con esclusione dalle competizioni”.