C’è stato il tanto auspicato confronto tra i sindacati e il sottosegretario con delega all’ippica, Giuseppe, L’Abbate sulla questione sovvenzioni per cui i rappresentanti di categoria hanno manifestato davanti al Mipaaf. A far chiarezza su quanto emerso è proprio l’ Abbate (http://(http://cifonenews.comma3.com/ippica-presidio-associazioni-e-sindacati-davanti-al-mipaaf/)): “Questa mattina ho incontrato i lavoratori degli ippodromi e gli imprenditori delle società di corse che hanno chiesto lumi sul pagamento dell’anticipo della sovvenzione. Lo scorso anno, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha pagato le sovvenzioni solo a novembre. A gennaio scorso, abbiamo pertanto deciso di venire incontro alle esigenze del settore attraverso l’erogazione di un anticipo pari al 40% con la speranza di erogarlo entro giugno. Il Covid-19 e la burocrazia italiana, però, hanno avuto la meglio e solo ora stiamo riuscendo a superare tutti i rilievi che ci ha posto la Corte dei Conti, anche alla luce della situazione emergenziale causata dal Covid-19 che ha portato alla chiusura degli ippodromi per tre mesi, facendo venire a mancare il presupposto su cui si poggia la sovvenzione. Da quando abbiamo emanato il decreto per l’anticipo della sovvenzione, infatti, si è aperto un lungo confronto con la Corte dei Conti che dovrebbe, ci auguriamo, dipanarsi a giorni. Il Mipaaf – ha aggiunto L’Abbate – può prendere impegni solo su ciò che interessa le proprie competenze: questo abbiamo sempre fatto per venire il più possibile incontro alla filiera ippica e su questo non abbiamo mai mancato di onorare la nostra parola. Diviene impossibile, però, dare una data certa per il pagamento se questa, come è evidente a tutti, dipende da terzi soggetti. Da parte mia – prosegue il sottosegretario – rinnoverò la richiesta normativa di un dirigente delegato all’ippica, su cui auspico una convergenza di tutte le forze politiche, che possa snellire quelle procedure burocratiche a cui questo settore è altrimenti costretto a sottostare stante il suo passaggio dall’ex Unire/Assi al Mipaaf, avvenuto con modalità sin troppo tranchant e che oggi ci espone a questa situazione dove allo stesso tavolo con le medesime richieste abbiamo Mipaaf-Imprenditori-Lavoratori. Sebbene per i lavoratori siano validi tutti gli strumenti di tutela Covid-19 e per le imprese valgano anche gli strumenti di ristoro o di finanziamento (Fondo di Garanzia) messi in campo dal Governo per tutti gli altri settori, è davvero oramai evidente come l’ippica necessiti di un rilancio a tutto tondo. Rilancio – ha continuato – come settore produttivo che può poggiare sugli eccezionali risultati raggiunti dai nostri cavalli nel mondo ma che deve necessariamente cambiare paradigma, con una presa di coscienza di tutti i protagonisti, finalizzata ad una gestione efficiente, attrattiva, imprenditoriale e innovativa del settore che non può più pretendere di attuare le medesime logiche di 20-30-40 anni fa, dinanzi ad uno scenario economico nazionale e internazionale così radicalmente modificato. Mi preme ricordare, però, che le società di corse dispongono già di un decreto di riconoscimento ad avere sovvenzioni con una valenza ben maggiore delle fatture e che, pertanto, gli istituti finanziari dovrebbero già scontare il futuro introito, garantendo loro liquidità oggi. Noi continuiamo a lavorare – ha concluso L’Abbate – lo faremo anche con la convocazione per settimana prossima del tavolo tecnico delle società di corse per chiudere definitivamente il decreto con i nuovi criteri per la sovvenzione e con l’espletamento del bando di gara per la comunicazione e la promozione”.
La Redazione