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L’ippodromo di San Siro saluta Frankie Dettori tra commozione e ricordi

Accorsi in 4mila nella “sua Milano”, nel “suo ippodromo” per salutare Lanfranco ‘Frankie’ Dettori. Perchè nell’ippodromo milanese Snai San Siro Dettori ci è nato e cresciuto diventando  il fantino più noto e vincente al mondo. Il campione, capace di vincere tra le altre 6 Arc de Triomphe e 7 King George, ha scelto di tornare nella sua Milano e nel suo ippodromo preferito, teatro del suo esordio in pista quando era ancora adolescente.

Emozionato, a tratti nervoso, prima dell’inizio del programma di corse che questa domenica 15 ottobre l’ha visto in sella in tre prove: il Premio del Piazzale, il Premio Omenoni e il super Gran Premio del Jockey Club giunto alla sua 101^ edizione. 

E’ la mia ultima corsa qui a Milano e in Italia – ha detto Dettori con la voce smorzata dall’emozione -. Poi saluterò anche l’Europa, anche se continuerò a montare negli Stati Uniti, un ambiente diverso ma lo stesso competitivo e dove posso dare ancora qualcosa dal punto di vista fisico“. E poi via coi ricordi dell’ippodromo. “Mi ricordo che in fondo alla pista entravo con i miei amici e i figli dei fantini per giocare a pallone. Era uno spasso e poi guardavamo gli allenamenti e le corse incitando i nostri padri. Parliamo di più di quarant’anni fa, quando non sapevo ancora di voler fare il fantino anche se questo mondo mi ha sempre affascinato per via di mio padre. Poi c’è stata l’occasione di imparare e montare e da lì è nato tutto. Lasciai l’Italia a 13 anni per l’Inghilterra e anche lì, seppur vivendo dei periodi molto difficili dovuti alla lingua e alle pochissime amicizie, sono riuscito a diventare quello che sono oggi“.  

La Redazione

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