Malta “deve continuare a porre rimedio alle carenze identificate dalle procedure anti riciclaggio”. A metterlo nero su bianco il 20 aprile nell’ultimo rapporto sul Paese è il comitato esecutivo del Fondo monetario internazionale. Le carenze in questione sono quelle che nbegli ultimi anni hanno proiettato l’isola al centro di decine di scandali finanziari internazionali. Primo fra tutti quello collegato all’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia (http://cifonenews.comma3.com/linchiesta-sul-gioco-dazzardo-dietro-lomicidio-caruana-galizia/). Una storia di alta finanza, politica, gioco d’azzardo e mafia. Sì, perchè l’isola è spesso luogo di riciclaggio da parte delle mafie italiane, camorra, ‘ndrangheta, Cosa nostra, tutte presenti nell’ex protettorato britannico.
Come riporta Il Fatto Quotidiano, “la specialità di Malta, però, è sicuramente il gioco online: casinò, pocker, scommesse sportive. Grazie a norme semplici e a parecchi incentivi fiscali, La Valletta negli ultimi anni ha attirato sul proprio territorio centinaia di imprese del settore. Incluse alcune considerate veicoli attraverso cui la criminalità organizzata ha ripulito denaro”. E ancora, lo scorso 20 maggio la Commissione europea nel suo rapporto semestrale su Malta ha spiegato come “la dipendenza del Paese dal settore del gioco online, da investimenti virtuali come le criptovalute e dai Golden Visa (passaporti rilasciati ai cittadini extracomunitari in cambio di investimenti sull’isola), fa sì che Malta rimanga suscettibile ai rischi di riciclaggio, che devono essere ancora mitigati”.
La Redazione