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Manifestazione Ippodromi associati per mancate remunerazioni

Al via la manifestazione a Roma, davanti al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali,  del Gruppo Ippodromi associati per oggi,


“Intendiamo così evidenziare e rendere pubbliche le gravi inadempienze del Mipaaf (http://cifonenews.comma3.com/labbate-si-alla-sovvenzione-ippodromi-pagamenti-entro-prossima-settimana/) – hanno dichiarato gli ippici – e, nel contempo, ci scusiamo con tutti i fruitori dello spettacolo delle corse dei cavalli, tutti gli operatori ippici nonché tutti i nostri dipendenti e collaboratori.
La scelta è sofferta e dolorosa ma dettata purtroppo dall’impossibilità nel proseguire il nostro lavoro senza alcuna certezza contrattuale e, oltretutto, senza risorse finanziarie. Dal gennaio 2020 ad oggi – si legge nel comunicato – senza alcun pagamento per i servizi prestati, abbiamo fornito tutte le prestazioni previste con generosità e sacrifici finanziari da parte dei nostri soci. E questo in una situazione già critica per le società di corse che hanno subito una riduzione degli importi stanziati di oltre il 75 percento negli ultimi 10 anni, oltre al blocco delle corse nel lockdown.
Nonostante gli impegni assunti e gli obblighi di legge, il Ministero non adotta il decreto direttoriale attuativo del Dm 4701 del 6 maggio scorso, relativo alla determinazione delle remunerazioni 2020, spettanti alle società di corse per i servizi resi.
Il Ministero inoltre non rispetta gli impegni assunti nell’accordo sottoscritto (lo scorso 7 maggio!!!) con le singole società di corse, non pagando le spettanze previste a titolo d’acconto.
La struttura amministrativa del Ministero ha piena contezza della situazione ma, ciò nonostante, ritarda l’emanazione di un atto obbligatorio, adottabile ormai dal 7 maggio, tecnicamente firmabile anche grazie alla delega alla firma regolata dal decreto dipartimentale n. 805 del 13 marzo 2020 e successive modificazioni.
Detto ritardo coincide con un progetto di riforma del settore, tentato in un emendamento al decreto Semplificazioni che è stato poi ritenuto inammissibile dalla competente commissione parlamentare e non condiviso dalla quasi totalità delle componenti del settore. Il ritardo nell’emanazione del decreto direttoriale previsto dal Dm 4701/2020, e in aggiunta il mancato pagamento delle spettanze, hanno generato una grave tensione finanziaria che, di fatto, rende impossibile in questo momento continuare la nostra attività di organizzazione delle corse non potendo fare fronte ad ulteriori gravosi impegni. Abbiamo chiesto perciò al Ministero lo spostamento delle giornate di corse in calendario dal 9 settembre fino alla data di emanazione del suddetto decreto direttoriale con l’obiettivo di tutelare il montepremi a disposizione degli operatori dei singoli bacini geografici.
Ci auguriamo – conclude il Gruppo ippodromi associati – la situazione possa sbloccarsi rapidamente in modo da poter riprendere l’attività e attenuare il disagio di tutti”.

La Redazione

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