La morte di Maradona ha sconvolto Napoli (http://cifonenews.comma3.com/il-mondo-piange-il-pibe-de-oro-hasta-siempe-diego/). Un dolore per la scomparsa del Pibe de Oro che ha portato i napoletani a scendere in piazza per ricordarlo, piangere, allestire altarini, accendere ceri. C’è un piccolo particolare poco trascurabile però: siamo nel bel mezzo di una pandemia con una sanità campana già al collasso per i troppi casi di Covid 19. L’abbraccio collettivo che ha unito tutta la città, dallo stadio San Paolo a Piazza del Plebiscito, i due luoghi simbolo del calcio e di Napoli ha portato a mega assembramenti, senza controlli e senza limiti. E così, davanti allo stadio San Paolo, all’ingresso della curva B, diventata il sacrario di Diego, tra centinaia di lumini accesi, poster, striscioni, fotografie, disegni dei bambini e mazzi di fiori Napoli ha trasgredito a tutte le norme anti Covid, entrando in una bufera mediatica. Di fronte a certe immagini, il conduttore tv Rai Alberto Matano si è infuriato e ha chiuso il collegamento dallo stadio San Paolo. “Questo non deve più accadere – ha chiosato – non voglio fare il censore di nessuno. Stiamo raccontando il ricordo di Maradona ma quell’assembramento senza mascherine che stiamo vedendo non lo voglio vedere. Togliamo il collegamento da Napoli per favore, non è una cosa che possiamo documentare in questo momento, non esiste davvero che si possa vedere questo. Capisco il ricordo, ma dobbiamo ricordarci che siamo nel pieno di una pandemia e dobbiamo stare tutti molto attenti”.
La polemica sugli assembramenti a Napoli infuria anche sui social e tutti si chiedono: “Ma De Luca e de Magistris dov’erano?”
D.P.
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