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Operazione Galassia: Ricci estradato in Italia

E’ arrivato in Italia perchè estradato, Antonio Ricci, l’imprenditore coinvolto nell’inchiesta ‘Galassia’ per associazione a delinquere nel settore della raccolta delle scommesse (http://cifonenews.comma3.com/operazione-galassia-un-anno-dopo-400mln-sequestrati-a-imprenditore-reggino/). All’aeroporto internazionale di Fiumicino è stata conclusa la procedura di estradizione dell’indagato colpito da provvedimento cautelare personale di fermo di indiziato di delitto, emesso nel novembre 2018 dalla procura Direzione distrettuale antimafia, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, e dalla successiva ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip il 5 dicembre 2018. I provvedimenti non erano stati all’epoca eseguiti, poiché Ricci era latitante all’estero: è stato arrestato il 20 dicembre 2019 a Malta, in esecuzione del mandato di arresto europeo e internazionale. Nell’operazione Galassia, la procura di Reggio Calabria aveva disposto una misura cautelare nei confronti di 18 persone, tra cui Ricci, nonché il sequestro preventivo di 23 società estere, 15 sul territorio nazionale, 33 siti nazionali e internazionali, numerosi immobili, automezzi, conti correnti italiani ed esteri e innumerevoli quote societarie per un valore complessivo stimato in oltre 723 milioni di euro.     L’indagine aveva rilevato l’esistenza di una pluralità di associazioni per delinquere attive sul territorio nazionale nel settore della raccolta del gioco e delle scommesse le quali, in rapporto con la ‘ndrangheta, da un lato avevano consentito a quest’ultima di infiltrarsi nella propria rete commerciale e di riciclare i proventi illeciti, dall’altro avevano tratto esse stesse significativo supporto per l’ampliamento della propria rete commerciale e per la distribuzione capillare del proprio marchio sul territorio.  Nel dicembre scorso, il Tribunale di Reggio, su richiesta della Dda aveva disposto il sequestro del patrimonio riconducibile a Ricci, per 400 milioni di euro. Il Gip di Reggio Calabria, con il parere favorevole della Procura antimafia, ha concesso gli arresti domiciliari dopo l’esclusione dell’aggravante mafiosa stabilita dal Tribunale del Riesame reggino.  

La Redazione

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