Al convegno nazionale “Nel nuovo scenario socio-economico, l’azzardo anticamera dell’usura” tenutosi a Palermo, è intervenuto Filippo Torrigiani, consulente della Commissione parlamentare antimafia, dichiarando:
“Il fenomeno dell’azzardo, attraverso un’ascesa pressoché irrefrenabile, ha assunto oramai da anni dimensioni di volumi di denaro impressionanti, che in più di un’occasione hanno dato e danno luogo a fenomeni degenerativi di natura economica e sociale. E tuttavia, per avere piena contezza di cosa significa l’azzardo, mettiamo all’attenzione alcuni dati: nel corso del 2021 sono estremamente preoccupanti. In questo anno, infatti, la raccolta del gioco in Italia ha sfiorato i 110 miliardi di euro, con una perdita netta per i giocatori di 15.412.231.206 euro, e tutto questo con punti gioco chiusi e slot e vlt disconnesse per circa 8 mesi a causa delle chiusure imposte dalla pandemia”. E ancora: “Nell’arco temporale 2011-2021 il volume di denari veicolati nei vari canali di gioco è stato di 1,03 trilioni di euro. Dinanzi ad un fenomeno di enormi dimensioni come quello dei giochi e delle scommesse, è divenuto improcrastinabile rendere i processi di tutela della salute in primis, vigilanza, regolamentazione, controllo e repressione sempre più funzionali ed ordinati con l’obiettivo di garantire legalità all’intero sistema”. Per Torrigiani, “non di meno giova rammentare che il fenomeno concorre, peraltro a produrre quella che è anche definita ‘povertà indotta’. Uno sviluppo corretto, equilibrato e sostenibile di un mercato in continua evoluzione passa necessariamente da un apparato che ne garantisce legalità, efficienza della vigilanza e controlli che lo Stato deve assicurare”.
La Redazione