La testimonianza dell’Ires (Istituto di Ricerche Economico Sociali) in audizione alla Regione Piemonte ha aperto un ulteriore querelle sui dati occupazionali del settore gioco. Per mesi il centrodestra della Giunta Cirio ha sostenuto il rischio di perdita del lavoro per 5mila lavoratori mentre, secondo l’Ires “nel 2020 gli addetti delle imprese piemontesi, dedite prevalentemente al gioco, erano 1.500 e che dal 2016 al 2019 nelle sale gioco e sale scommesse sono stati persi soltanto 52 posti di lavoro“. Immediata la reazione della Lega e Andrea Cerutti, vice capogruppo del partito di Salvini nel consiglio regionale del Piemonte ha dichiarato: “Le cifre illustrate ieri da Ires sui livelli occupazionali del settore non rispecchiano la situazione attuale. Ci è stata fornita un’analisi ferma al 2019, che non tiene, quindi, in considerazione gli ultimi effetti della legge 9/2016 sulle sale da gioco. Il meschino tentativo di strumentalizzare dati non completi a proprio vantaggio – sottolinea Cerutti – dimostra ancora una volta il più totale disinteresse del Partito democratico nei confronti dei lavoratori. Nei prossimi giorni – conclude Cerutti – ascolteremo sindacati, Cgia Mestre ed Eurispes per avere un quadro più approfondito. Il nostro obiettivo è portare avanti un provvedimento che non lascerà a casa nemmeno uno dei lavoratori del comparto. Vogliamo ridare dignità ad un settore legale, che impiega uomini e donne che hanno tutto il diritto di poter lavorare”.
La Redazione