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Piemonte, dibattito gioco legale. Tronzano: “Proibire significa aprire alla illegalità”

A palazzo della Regione Piemonte continua il dibattito sul gioco e soprattutto sull’emendamento del centrodestra secondo cui gli esercizi preesistenti non sarebbero tenuti a rispettare il distanziometro dai luoghi sensibili (http://cifonenews.comma3.com/piemonte-braccio-di-ferro-tra-m5s-e-centrodestra-sulla-legge-sul-gioco/). Andrea Tronzano, assessore regionale alle Attività Produttive ha dichiarato “Sul gioco legale, quella parte politica che è sempre alla ricerca di nemici (per sinistra e 5S i nemici sono tutti quelli che non la pensano come loro) sta scatenando la solita polemica strumentale. Tutti coloro che non la pensano come loro sono da abbattere e denigrare! Per fare chiarezza e dare spiegazioni a chi ha la pazienza di rispettare le opinioni di tutti mi permetto di scrivere alcune cose sulla nostra iniziativa che ha l’obiettivo di ristabilire la legalità e di evitare di epurare dal sistema chi lavora o ha investito nel gioco legale perché una legge dello Stato glielo consente dal 2004. Ricordo che durante la stesura della legge regionale, nel 2015/16, le associazioni di categoria non sono mai state audite: l’hanno saputo a legge in vigore. Ricordo che i dati dei monopoli dimostrano con chiarezza che il gioco si è solo spostato su altre tipologie e quindi in Piemonte non è diminuito. Ricordo che con la eliminazione del gioco legale è aumentata la illegalità come si vede dai crescenti interventi delle forze dell’ordine. Ricordo che anche i sindacati sono preoccupati per i lavoratori del settore. Ricordo che non vogliamo cambiare la legge quando parla di prevenzione, salute, cura, sensibilizzazione. Ricordo che chi ha aperto dopo il 2016 si adegua alla legge attualmente in vigore anche se cambieremo l’articolo che agisce sulla retroattività. Oggi – prosegue Tronzano – il problema dei piemontesi è il lavoro e noi vogliamo salvare i posti di lavoro. Proibire significa aprire alla illegalità, garantire il gioco legale significa limitare le infiltrazioni criminali. Non abbiamo fatto alcun blitz e non siamo furbetti della notte: abbiamo constatato la presentazione di oltre 2mila emendamenti. Ciò significa che sugli argomenti divisivi non c’è alcuna volontà da parte delle opposizioni di trovare soluzioni, abbiamo quindi deciso di salvaguardare l’occupazione: nulla è più urgente!

Migliaia di lavoratori, uguali agli altri e non meno importanti, che soffrono, che piangono, che hanno figli, che hanno un mutuo a carico devono avere risposte e le avranno solo se elimineremo una stortura dello stato di diritto avvenuta per un evidente e ingiustificato, ideologico e giuridicamente barbaro accanimento attraverso una legge retroattiva.
L’emendamento – conclude Tronzano – è stato presentato nei tempi previsti dai regolamenti. Nessun blitz ma solo constatazione di evidente pregiudizio, di urgenza di salvare i posti di lavoro, di salvare la libertà di impresa e di aiutare la legalità”.

Anche Chiara Appendino, sindaca di Torino, ha commentato l’emendamento in favore del gioco legale, presentato nei giorni scorsi in Consiglio Regionale: “Soprattutto in un momento sociale così delicato è gravissimo fare passi indietro sulla lotta all’azzardopatia, piaga che mina la salute e il futuro di tante famiglie. Mi aspetto che tutte le istituzioni remino dalla stessa parte”.

La Redazione

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