ultime notizie

Attualità, Attualità e Politica, Cultura, Economia, Editoriale, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Restyling: Cifone News Blog

Attualità, Attualità e Politica

Richiesta di processo per Luciano Canfora perchè “diffamò” Giorgia Meloni. Il sostegno delle associazioni

Attualità, Attualità e Politica, Gaming

Al Senato il convegno ‘Nuovo allarme ludopatia con l’apertura di nuove sale da gioco’

Attualità, Forze dell'ordine

Bari, inchiesta su truffa per ottenere fondi pubblici di ‘Garanzia Giovani’. Perquisizioni

Attualità

Continuano a tremare i comuni flegrei. Circa 90 terremoti in 24 ore

Attualità, Forze dell'ordine, Gaming

Matera: 150mila euro di sanzioni per gioco d’azzardo illegale

Riccione, il CdS ribalta sentenza del Tar: sale scommesse, impossibili nuove aperture e delocalizzazioni

Ribaltone della decisione del Tar Emilia Romagna da parte della Quinta Sezione del Consiglio di Stato: non è possibile l’insediamento di nuove sale giochi nel Comune di Riccione, né tanto meno la delocalizzazione di sale già presenti sul territorio comunale. Il CdS ha così accolto l’appello di una sala bingo ribaltandone la decisione del Tar Emilia-Romagna che aveva confermato una delibera di chiusura del Consiglio comunale di Riccione. Nel 2019, a seguito del regolamento per le sale gioco all’interno del territorio cittadino e della conseguente mappatura per l’identificazione dei luoghi sensibili, è stata imposta alla suddetta sala la chiusura o la delocalizzazione in una zona non soggetta a divieto. La legge regionale del 2013, infatti, impone che ci siano almeno 500 metri a separare sale giochi e spazi come istituti scolastici, centri sportivi o edifici di culto.

Il Tribunale Amministrativo aveva motivato la propria decisione sostenendo che, non avendo espresso la società rimostranze al diniego opposto “dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli allo spostamento dell’attività nel più vasto ambito dei comuni contigui o comunque vicini a Riccione”, non sussistesse “in alcun modo l’effetto espulsivo anche nei riguardi del più ampio ambito territoriale di cui si discute”. A suffragio della tesi, era stata citata una perizia che rilevava “l’esistenza di diverse zone periferiche del territorio comunale utili per la ri-localizzazione”. La parte ricorrente ha espresso le proprie perplessità in merito alla perizia urbanistica, della quale è stata perciò effettuata un’ulteriore verificazione, in quanto “l’appellante ribadisce che, pur avendo fatto tutto quanto razionalmente esigibile da un operatore economico massimamente diligente, si è trovata nell’oggettiva impossibilità di procedere alla delocalizzazione della propria attività di sala Bingo (dentro e fuori dai confini comunali)”.

La Redazione

Condividi

Articoli correlati

Video