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Riforma dell’ippica. Al via decreto sovvenzioni ippodromi

Il Mipaaf mette la parola fine a tutte le criticità che in questi mesi hanno interessato la sovvenzione agli ippodromi. Dopo l’ok della Corte dei Conti sul decreto relativo all’anticipo del 40 percento, i cui pagamenti sono già iniziati negli scorsi giorni, è stato approvato il decreto per la determinazione e l’erogazione di queste sovvenzioni da assegnare alle società di corse riconosciute. A renderlo noto è il sottosegretario Giuseppe L’Abbate che spiega: “L’accordo avrà durata pluriennale e prevede l’erogazione della sovvenzione attraverso una anticipazione non superiore al 40 percento, un saldo al 31 ottobre per tutte le società che a questa data avranno concluso l’attività di organizzazione delle corse o una seconda anticipazione fino ad un massimo di 10/12 per chi non le avrà concluse e, infine, un saldo previa presentazione di fattura emessa dopo la chiusura dell’esercizio di riferimento e non prima del 20 gennaio dell’esercizio successivo alle società di corse che terminano l’attività nel mese di dicembre. Permetteremo così alle società – prosegue Giuseppe L’Abbate – di programmare e realizzare interventi volti all’ammodernamento e all’adeguamento delle strutture dell’ippodromo per un importo non inferiore al 4 percento del valore della sovvenzione globale assegnata. Solo per il 2020, causa Covid-19, questa prerogativa si ritiene soddisfatta per un valore pari all’1 percento. A tal riguardo – ricorda L’Abbate – il Ministero eserciterà poteri di vigilanza, di controllo e di ispezione sulle società di corse, a cui è fatto obbligo di inviare entro il 30 settembre di ciascun anno copia del bilancio approvato relativo all’ultimo esercizio”. Le risorse finanziarie, infatti, sono attribuite alle società di corse riconosciute, subordinatamente allo svolgimento delle attività di organizzazione delle corse secondo il calendario annuale elaborato dal Ministero, alla prestazione di servizi di allenamento e al miglioramento degli impianti, alla raccolta delle scommesse e alla prestazione del servizio di riprese televisive delle immagini delle corse. Per “impianti e miglioramenti” l’importo è commisurato al 75 percento delle risorse complessive, con una tolleranza del 2 percento; per “organizzazione corse” è pari al 13 percento; per le “riprese televisive” è pari al 12 percento. La ripartizione delle risorse disponibili per ciascun anno va alla disciplina del trotto per un importo pari al 60 percento con una tolleranza del 5 percento e per il restante 40 percento alla disciplina del galoppo piano ed ostacoli, sempre con una tolleranza del 5 percento. “L’auspicio è che l’iter burocratico prosegua senza intoppi e che si giunga, sin da quest’anno – conclude il Sottosegretario Giuseppe L’Abbate – a rispettare le scadenze del 31 ottobre per i relativi saldi, nonostante le difficoltà dovute al Covid-19 e all’aver voluto superare definitivamente una problematica che si ripresentava puntualmente ogni anno. Poniamo, dunque, un ulteriore tassello nella auspicata riforma ippica”.

La Redazione

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