Si può curare la dipendenza da gioco d’azzardo con la realtà virtuale? A Rodengo, in Trentino Alto Adige, nella clinica di Bad Bachgard si può. E’ l’ultima frontiera per un approccio terapeutico della ludopatia.
In una sala da gioco che esiste solo nel mondo digitale ha origine un’esperienza fittizia che, tramite un visore, aiuta chi soffre di ludopatia a gestire la tentazione dell’azzardo.
Guidati da psicoterapeuti, i pazienti imparano a rafforzare le proprie risorse interiori, mettendosi alla prova in una situazione ricreata al computer.
Numerosi studi internazionali hanno dimostrato che la ludopatia si può curare efficacemente anche con la realtà virtuale.
Quella adottata a Rodengo si basa su video tridimensionali ad alta definizione, sviluppati dall’azienda altoatesina Spherea3D.
Disponibile da poche settimane, la nuova terapia è già utilizzata da un alto numero di persone che si rivolgono al centro di Bad Bachgart per curare la dipendenza dal gioco.