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Su Campione d’Italia spetta al Tar Lazio esprimersi

Parla chiaro la sentenza del Tar  Lombardia dichiarando la propria “incompetenza territoriale”: sarà il Tar Lazio a esprimersi sul ricorso presentato dai dipendenti comunali di Campione d’Italia contro il provvedimento dell’enclave che, lo scorso agosto, ha sancito il licenziamento di 86 dei 102 lavoratori del Comune. Il ricorso era stato presentato a inizio ottobre per chiedere la sospensione della delibera, basata sul decreto del Ministero dell’Interno del 10 aprile 2017. La norma in questione prevede che i comuni in stato di dissesto abbiano soltanto un dipendente ogni 150 abitanti, senza eccezioni, per cui, i dipendenti comunali di Campione d’Italia dovrebbero essere 16. Proprio l’impugnazione del decreto ministeriale impone il trasferimento del processo: «L’interesse al ricorso – si legge nell’ordinanza – deriva non tanto dalla deliberazione comunale, applicativa del D.M. 10 aprile 2017, quanto da quest’ultimo articolato, contenuto in un atto generale, adottato da un’Amministrazione statale e avente efficacia su tutto il territorio nazionale», e dunque di competenza del Tar Lazio. Secondo i ricorrenti, il decreto ministeriale non tiene conto della particolarità del Comune di Campione, «quale fattispecie peculiare in ragione della sua collocazione geografica e delle restanti sue peculiarità». A essere contestati sono anche i criteri sulla cui base è stato individuato il personale da salvare e la scelta dell’Amministrazione «di spingersi oltre la dichiarazione di eccedenza del personale in sovrannumero, per procedere ad una vera e propria ridefinizione della pianta organica dell’Ente».

La Redazione

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