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Torino, Disabato (M5S): “Damilano non ricorda il far west delle slot machine di qualche anno fa?”

Inizia la corsa alle comunali di Torino e il candidato sindaco del centro destra, in quota Lega, Paolo Damilano tocca subito un argomento scottante: “La nuova legge sul gioco d’azzardo? Se ci sono imprenditori che hanno speso dei soldi, non possiamo bloccarli. Anche se sono contro il gioco”. Immediata la reazione della consigliera regionale M5S, Sarah Disabato: “Damilano parla di lavoro e gioco d’azzardo senza conoscere i numeri. Se il candidato sindaco del centrodestra li avesse letti, avrebbe scoperto che la diminuzione dei posti di lavoro nelle sale da gioco piemontesi, dall’entrata in vigore della legge regionale nel 2016 fino al 2019, arriva a poche decine di unità, bilanciate dalla crescita in altre attività. E’ quanto emerso dai dati presentati da IRES Piemonte (Istituto di ricerche della Regione) la cui autorevolezza non può essere messa in discussione.
Chi ha perso il lavoro a causa della norma contro l’azzardo deve essere aiutato dalle istituzioni (Regione in particolare) per un rapido reinserimento lavorativo, ma sulla legge regionale 9/2016 non si possono fare passi indietro – ha rimarcato Disabato – Allo stesso modo gli altri indicatori raccontano gli effetti positivi di una legge approvata, nel 2016, anche da consiglieri regionali di forze che sostengono la coalizione di Damilano. La diminuzione del giro d’affari è calata dal 2016 al 2016, di 497 milioni di euro (-9,7%) ed il calo nel valore delle perdite osservato nel 2018 rispetto a quello del 2015 è pari al- 10%. Inoltre dal 2017 al 2019 si è registrata una riduzione del 20,6% dei pazienti presi in carico dai servizi sanitari per disturbi legati al gioco d’azzardo, un segnale positivo in netta controtendenza rispetto alle regioni vicine (Liguria, Lombardia, Emilia Romagna). Damilano – conclude la consigliera in quota M5S – è così attento alle periferie di Torino da non ricordarsi del far west delle slot machine di qualche anno fa? Un passato di cui nessuno ha nostalgia”.

La Redazione

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