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Unione Bassa Romagna, contrasto al gioco d’azzardo a 360 gradi. ‘Stop slot’: vantaggi per attività no slot

Prosegue il duro contrasto al gioco d’azzardo dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Una lotta a 360 gradi, culturale, sociale e anche economico. Tanti i progetti rivolti ai giovani, dunque incentrati sulla prevenzione. Nel 2023 il progetto ‘Tutti in gioco’ si è concentrato nella realizzazione di una fanzine stampata in 400 copie, che tra i vari articoli ha dei contenuti legati al gioco d’azzardo: un approfondimento di Chiara Pracucci ‘Il gioco d’azzardo online – giovani a rischio dipendenza’ e due vignette di Veronica Truttero. Sono stati inoltre organizzati degli incontri durante il Sonora Radio Fest di settembre 2023 sul tema delle dipendenze con Matteo Bordone e Laura Tonini.

Il progetto ha visto intense attività anche nel 2022: in estate sono state portate avanti attività e laboratori estivi che hanno visto il coinvolgimento di 543 ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 15 anni di età, per un totale di cinque percorsi laboratoriali, circa 100 incontri per 340 ore di attività, anche attraverso incontri con psicologi e professionisti che si sono confrontati con i giovani. In dicembre 2022 Radio Sonora ha riproposto i laboratori di serigrafia “Scommettiamo sulla creatività” in quattro accorpamenti territoriali, per 48 ore di attività che hanno coinvolto 37 iscritti.

Il gioco d’azzardo è inoltre affrontato nell’ambito dell’educazione contro le mafie: ogni anno viene attivato il progetto “Liberi dalle mafie”, con lo scopo di portare nelle scuole esperienze e testimonianze valorizzino la legalità. Il percorso formativo per l’anno scolastico 2022-2023 si è articolato in due settori (classi terze “Mafie in Emilia-Romagna”, classi seconde “Mafie e azzardo”), coinvolgendo complessivamente 54 classi delle scuole secondarie di primo gado dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e 3 classi degli istituti scolastici superiori.

Inoltre, gli studenti hanno potuto ascoltare la testimonianza di esperti in materia e di persone che hanno vissuto sulla propria pelle il dramma dell’azzardo, in particolare il Vittorio Foschini, psicoterapeuta esperto in dipendenze patologiche (anche da azzardo) e responsabile del Serd di Ravenna; l’associazione Giocatori anonimi (associazione di auto-aiuto per giocatori patologici) e l’associazione Gam-Anon (associazione di familiari e amici di giocatori compulsivi).

Anche per le attività economiche sono state messe in campo operazioni di sensibilizzazione: per incentivare la dismissione delle slot machines, l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha avviato la campagna “Stop slot”, destinata a tutti gli esercenti della Bassa Romagna che hanno macchine per il gioco nei loro locali, prevedendo una serie di vantaggi per tutti gli esercenti che decideranno di aderire (l’inserimento nella lista degli esercizi virtuosi, il rilascio della vetrofania e visibilità sui media). “Slot free Er” è un progetto della Regione Emilia-Romagna finalizzato al contrasto del gioco d’azzardo negli esercizi pubblici (per esempio bar, pub e circoli) e alla rimozione degli apparecchi da gioco.

Per quanto riguarda i servizi sociali, è in essere una stretta collaborazione con il Sert, per una doppia presa in carico dei cittadini con problemi legati al gioco d’azzardo. Un impegno attivo anche sul fronte politico: i sindaci dei Comuni della Bassa Romagna hanno aderito alla raccolta di firme in favore della legge di iniziativa popolare contro il gioco d’azzardo, con cui si è chiesto al Governo una nuova legge nazionale fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’accesso, accompagnata da un’adeguata informazione.

La Redazione

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