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Scommesse e infiltrazione mafiosa. Sequestrati 7 mln a imprenditore palermitano e 40 mln nell’operazione ‘Carminius’

Ancora scommesse, ancora infiltrazione mafiosa. Due le operazioni conclusesi in questi giorni. La prima ha portato al sequestro da sette milioni ai danni di un imprenditore palermitano attivo nel settore delle scommesse sportive.
L’operazione “Carminius” invece ha riguardato 17 indagati, da
Torino a Vibo Valentia, per un sodalizio di matrice ‘ndranghetista radicato in Piemonte. Tra i beni dell’imprenditore palermitano sottoposti a sequestro ci sono quattro immobili a Palermo, il compendio aziendale del bar Splendore, attività commerciale di bar e scommesse sportive nel quartiere Brancaccio-Settecannoli, la ditta “Splendore Enrico”, il 10% delle quote societarie della “Di Filippo Bus s.r.l.”, quattordici conti correnti e quattro auto. Il sequestro è nato dall’accertata sproporzione tra il valore di alcuni investimenti realizzati e i redditi dichiarati dall’uomo. Le indagini delle fiamme gialle hanno permesso di ricostruire l’attività dell’imprenditore, che fin dagli anni Novanta ha esercitato abusivamente l’attività, poi proseguita parallelamente a quella legale. Ha riportato una condanna irrevocabile per esercizio di giochi d’azzardo nel 1990 ed è stato condannato per associazione a delinquere, perchè associato con altre persone per esercizio abusivo di gioco o di scommessa dal gennaio 2007 al settembre 2010. Gli accertamenti hanno evidenziato le relazioni fra l’imprenditore e diversi personaggi ai vertici delle cosche mafiose di Brancaccio, Corso dei Mille e Villabate. 

L’operazione Carminius invece è stata condotta dal comando provinciale di Torino e dal servizio centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma della Guardia di Finanza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo piemontese e il Ros dei Carabinieri di Torino. Tra le accuse anche l’associazione di tipo mafioso. “Altro successo contro la ‘ndrangheta. Oltre 400 carabinieri e finanzieri, coordinati dalla Dda di Torino, stanno smantellando una rete piemontese dei clan. Droga, estorsioni, fatture false, affari con le slot machine e tanto altro. Sequestrati beni per 40 milioni di euro. Complimenti alle Forze dell’Ordine e agli inquirenti. Nessuna pietà per i criminali: la pacchia è finita”, ha commentato il ministro dell’ Interno Matteo Salvini.

La Redazione

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