Si conclude, a suo favore, la vicenda giudiziaria che ha coinvolto Viviana Beccalossi, presidente del Gruppo Misto in consiglio regionale della Lombardia. L’ex assessora aveva dichiarato che “chi installa le slot è uno strozzino di Stato” (http://cifonenews.comma3.com/bufera-beccalossi-chi-installa-le-slot-e-uno-strozzino-di-stato-denunciata/) con la conseguente querela da parte dell’Associazione dei Gestori Giochi Elettronici. “Dopo cinque anni, finalmente sono state riconosciute le mie ragioni e il giudice di pace di Bergamo Giuseppe Gianoli mi ha assolta: le mie critiche contro il gioco d’azzardo che causa la ludopatia erano pienamente legittime. Mi sento sollevata perché da assessore avevo promosso nel 2013 la prima legge regionale sul tema e la mia battaglia ha oggi più che mai un senso”. E’ quanto dichiarato dalla Beccalossi assolta presso il tribunale di Bergamo dal Giudice di Pace. “Rivendico con orgoglio – prosegue l’ex assessora – la possibilità di esprimere liberamente la mia opinione, anche sottoforma di critica. Un diritto che nel caso specifico, era perfettamente coerente con il mio impegno di politica e amministratrice, in quella che ho sempre definito come una questione etica contro i rischi dell’azzardo incontrollato”.
“Per questa vittoria -conclude- devo ringraziare l’avvocato Guido Camera che mi ha assistita, ma anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori per avere testimoniato il suo impegno contro la ludopatia utilizzando anche gli strumenti della ‘mia’ legge e il dott. Simone Feder, coordinatore del movimento no-slot, da sempre in prima linea per supportare le vittime della ludopatia”.
La Redazione