ultime notizie

Attualità, Attualità e Politica, Cultura, Economia, Editoriale, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Restyling: Cifone News Blog

Attualità, Attualità e Politica

Richiesta di processo per Luciano Canfora perchè “diffamò” Giorgia Meloni. Il sostegno delle associazioni

Attualità, Attualità e Politica, Gaming

Al Senato il convegno ‘Nuovo allarme ludopatia con l’apertura di nuove sale da gioco’

Attualità, Forze dell'ordine

Bari, inchiesta su truffa per ottenere fondi pubblici di ‘Garanzia Giovani’. Perquisizioni

Attualità

Continuano a tremare i comuni flegrei. Circa 90 terremoti in 24 ore

Attualità, Forze dell'ordine, Gaming

Matera: 150mila euro di sanzioni per gioco d’azzardo illegale

Carpi, l’ass. Morelli: “Spendono1900 euro a testa alle slot. Dati inquietanti”

“Ogni anno 135 milioni di carpigiani spendono circa 1900 euro a testa alle slot e alle videolottery. Dati inquietanti”. Lo ha riferito l’assessore del Comune di Carpi, Simone Morelli. E’ stato stabilito un contributo di circa 20mila euro da parte della Regione Emilia Romagna per Comune di Carpi per tentare di ostacolare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico ma, secondo l’assessore il problema è un altro: “fino a quando il gioco d’azzardo non riempirà di nuovo abbondantemente le casse dello Stato, gli organismi avranno le mani legate”.

Secondo quanto riporta Jamma.it il contributo regionale ricevuto verrà usufruito per finanziare i tanti progetti messi a disposizione dall’Amministrazione esclusivamente al mondo del volontariato e ai soggetti che si occupano di ludopatia, “dalla mappatura dei pubbliche attività di formazione sui giochi online, alla realizzazione di laboratori, che appassionino anche youtuber di fama nazionale, per riflettere con i giovani e non solo circa i probabili e gravissimi effetti inerenti al gioco d’azzardo. Atti finalizzati – dichiara Morelli – volti a sensibilizzare la cittadinanza circa i rischi insiti nel giocare in maniera compulsiva che si scontrano però con un annoso vuoto prescrittivo”.

Spietato il giudizio dell’assessore sulle circospezioni, anche di natura urbanistica, inserite dalla Regione: “le fasce di rispetto da edifici ritenuti sensibili, tra cui scuole, circoli creativi, chiese, sono utili rilevanti, ma non sufficienti. Anche a Carpi le sale da gioco sono state aperte tramite procedure amministrative: alcune di queste si manifestano nelle vicinanze di luoghi sensibili e noi non abbiamo potuto farci niente, non ci siamo potuti opporre”.

Secondo Morelli tali espedienti non sono altro che inutili, nel momento in cui non esiste un chiaro quadro di riferimento e il ritorno del gioco d’azzardo sulle casse dell’erario è così considerevole. Usare precauzioni e concedere al tempo stesso un supporto dal punto di vista clinico ai ludopatici è quanto mai necessario ma, chiosa l’assessore “deve essere riempito un vuoto, se no la lotta contro il gioco resta solamente un’utopia. Belle parole al vento. Non avere delle sale slot nei pressi delle scuole e lanciare operazioni commerciali di sensibilizzazione non risolve certamente la problematica all’origine: dobbiamo essere concreti. Con il gioco d’azzardo lo Stato si arricchisce e proprio lo stato che deve scegliere da che parte stare”. Insomma, a detta dell’assessore non si può incaricare comuni e regione una responsabilità nazionale.

Katia Di Luna

Giornalista freelance

Condividi

Articoli correlati

Video