
La mappatura dei comuni dell’Emilia Romagna sulle aree destinate a diventare “slot free” «è in contrasto con i più elementari principi economici». Così l’avvocato Cino Benelli, difensore dei gestori slot. «Allo stato attuale non è possibile attuare la dislocazione delle attività. Innanzitutto, le amministrazioni regionali e comunali non hanno previsto un piano di indennizzi, richiesto anche dalla Corte Ue e dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. Inoltre, non è stato indicato dove potrebbero essere attuati gli spostamenti e soprattutto non c’è la garanzia che, una volta trasferita l’attività, questa possa continuare fino alla naturale scadenza delle concessioni».
Benelli mette in evidenza che «la delibera 831/2017 della Giunta regionale prevede ulteriori trasferimenti delle attività, anche una volta portato a termine il primo spostamento. Nel caso in cui vicino la nuova sede dovesse sopravvenire uno dei luoghi sensibili inclusi nei provvedimenti, l’attività sarebbe costretta a traslocare ancora». Un obbligo che, sostiene l’avvocato, «è in contrasto con i più elementari principi economici prima che giuridici».
«La pronuncia dei giudici di Palazzo Spada sarà decisiva e la sola a poter rendere giustizia in questa vicenda che vede come uniche vittime gli operatori del gioco d’azzardo lecito», ha commentato l’avvocato Filippo Boccioletti, consulente dell’associazione di gestori Astro che è intervenuta in giudizio. L’ordinanza del Consiglio di Stato – che a inizio giugno, con decreto monocratico, aveva momentaneamente respinto l’appello dei gestori – è attesa per domani.
/Fonte: Agipro
Antonio Bargelloni