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Matera: 150mila euro di sanzioni per gioco d’azzardo illegale

Europee 2019, il ‘gioco’ tema caldo della campagna elettorale non solo in Italia


Si avvicinano le europee e da più parti si grida alla lotta contro il gioco d’azzardo. Improvvisamente l’attenzione alla ludopatia è altissima da parte di più fronti.

“Vogliamo una guerra continentale contro le dipendenze (droga, alcool, gioco d’azzardo, prostituzione, pornografia) con azioni di contrasto che non lascino spazio a proposte di legalizzazione e liberalizzazione, per proteggere in special modo i minori” E’ quanto ha spiegato il presidente nazionale del Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi, presentando il programma per le prossime europee del 26 maggio. 

Anche Alberto Brambilla (Lega), membro del nucleo tecnico della programmazione economica del governo, pare abbia attenzionato il problema delle dipendenze rispondendo a chi gli ha fatto notare che le richieste per Rdc e quota 100 siano state meno del previsto. “Entrambe. Le domande sono state solo 810 mila, ma il punto è un altro – ha spiegato Brambilla – siamo primi al mondo per gioco d’azzardo, spendiamo 100 miliardi di euro all’anno. Buttiamo 15 miliardi in droga. È un quadro desolante. La vera lotta alla povertà sarebbe quella contro la ludopatia, l’alcolismo e la tossicodipendenza. Servirebbe un’azione fortissima, ma servirebbero anni, e a fine maggio si vota”.

A pochi giorni dal voto, il gioco pare sia uno dei temi caldi anche della campagna elettorale spagnola. Pedro Sanchez, premier uscente e leader del PSOE che secondo gli ultimi sondaggi dovrebbe conquistare circa il 31,1% delle preferenze, ha già annunciato che se guiderà il nuovo governo rimetterà mano alla regolamentazione del gioco. In particolare, Sanchez punta a una stretta sulla pubblicità e sul marketing delle compagnie di gioco. Pablo Iglesias, leader di Podemos, ha fatto dell’azzardo uno dei punti fermi della propria campagna elettorale, tra le varie proposte quella di limitare l’orario di apertura degli esercizi, di obbligare le sale a esporre cartelloni di avvertimento sui rischi legati al gioco, e di inasprire la tassazione. Iglesias ha annunciato che non formerà nessun governo se non riceverà un impegno concreto sul gioco.

La Redazione

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