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Indagine Emg Different: “Un terzo dei giocatori online gioca su siti illegali”

Il Sole24Ore ha reso noto quanto emerso dall’indagine ‘Conoscenza e percezione dei siti di scommesse illegali’, realizzata da Emg Different per la Lega Operatori di Gioco su Canale Online (Logico).

Un terzo dei giocatori online gioca su siti illegali”. Il sondaggio, svolto tra il 2 e il 6 ottobre 2021, è stato realizzato su un campione di 2000 persone rappresentative della popolazione di circa 700 comuni italiani. Come spiega Moreno Marasco presidente di Logico, “lo scopo del sondaggio è quello di comprendere fino a che punto sia chiara, da parte dei giocatori e non solo, la differenza tra siti legali e illegali di gioco e fino a che punto arrivi la percezione della pericolosità di questi ultimi”. L’indagine conferma, dunque, le difficoltà che i giocatori oggi incontrano nel distinguere tra chi opera nella legalità e chi invece lo fa fuori da ogni regola e la reputazione dei siti risulta simile e senza distinzioni. Per Marasco grande responsabilità è da ritrovare “nella norma che stabilisce il divieto di pubblicità e dal suo effetto controproducente. Il divieto di comunicare e pubblicizzare al quale sono obbligati tutti i siti di gioco legale, ha aperto la strada ai siti illegali che, non dovendo sottostare ad alcuna norma, hanno avuto ed hanno tuttora le mani libere”. Sempre secondo quanto riportato dal Sole24Ore, “se tra i giocatori online, il 46,7% conosce almeno un sito legale, l’11,7 è a conoscenza dei siti illegali. Le fonti principali di conoscenza sono il passaparola (28%), la pubblicità in tv, sui giornali, in radio o per strada (27%), la pubblicità sul web e sui social (21%). Vi sono però coloro che ricercano personalmente sul web le piattaforme (50% tra i giocatori dei siti illegali, 38% per quelli dei siti legali). Secondo l’indagine, dunque, non c’è una netta consapevolezza della pericolosità del gioco online illegale: solo il 25% dei giocatori ne conosce i rischi, contro il 53% del totale degli intervistati”.

Per quanto riguarda la validità della legge sul divieto di pubblicità sul gioco, secondo l’indagine il “35% degli intervistati ritiene infatti che il divieto di pubblicità abbia reso gli utenti meno informati e per questo meno tutelati e il 31% è consapevole che abbia fatto aumentare il gioco illegale. Tuttavia, nonostante le posizioni espresse in merito all’inutilità effettiva del divieto, l’opinione verso la norma richiama anche un passato non gradito al pubblico, se si considera che il 51% del campione, giocatori compresi, si dichiara molto o abbastanza favorevole nei confronti della legge anti pubblicità del gaming”.

La Redazione

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