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Liguria, Ardenti (Lega): “Bisogna educare i ragazzi a conoscere i rischi che si celano nel ‘gioco’ “

Anche la Liguria a contrasto della ludopatia, mette in campo la campagna regionale ‘Batti il gioco. Puoi’, istituendo innanzitutto il numero verde di ascolto 800 185 448.

“Nonostante nel nostro Paese sia illegale giocare d’azzardo per un ragazzo minore di 18 anni, sono circa 580mila gli studenti minorenni che nel 2017 hanno infranto questa regola” fa sapere Paolo Ardenti, consigliere della Lega della Regione Liguria, aggiungendo: “Occorre quindi fare attenzione ai nostri giovani. Infatti se sui punti di accesso territoriali al gioco è possibile attuare azioni di controllo sul gioco online la situazione è ben diversa: è una realtà dinamica e in forte espansione, capace di ampliare velocemente l’offerta e alla quale si può accedere tranquillamente all’interno delle mura domestiche lontani da occhi indiscreti e senza alcuna forma di intermediazione: un vero e proprio pericolo per i nostri ragazzi”.

E ancora: “Il gioco d’azzardo non può e non deve più essere considerato esclusivamente quello legato agli strumenti a disposizione nei locali pubblici. La ludopatia legata ai più giovani viene spesso sottovalutata mentre dovrebbe essere il focus da cui ripartire per arginare una patologia a tratti incontrollabile. Il numero verde messo a disposizione dalla Regione Liguria vuole essere il primo passo di un progetto che prevede il potenziamento di una rete di professionisti in possesso di strumenti adeguati per rispondere a chi è vittima del gioco patologico. Mi auguro diventi anche punto di riferimento per le famiglie, loro malgrado coinvolte, e soprattutto un supporto per quei genitori che vedono i propri figli avvicinarsi pericolosamente al gioco d’azzardo. La priorità è ‘educare’ i nostri ragazzi ancor prima che diventino dei giocatori ed è quindi fondamentale la sinergia sia con la scuole, sia con le categorie presenti sul territorio, scegliendo di investire sulla formazione e sulla professionalità degli operatori. Educare i ragazzi a conoscere i rischi che si celano nel ‘gioco’ e sulle conseguenze che questo può avere sia a livello individuale che familiare è il punto di partenza per combattere una nuova dipendenza, dove i danni hanno una gravità simile a quelli causati da droghe e alcol”.

La Redazione

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