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Roma, le donne del gioco scendono in piazza. Campanella: “tra 120 giorni più di 8mila lavoratrici perderanno il lavoro”

Saranno in tanti i lavoratori del comparto gioco pubblico a scendere in piazza oggi a Roma per la manifestazione ‘Legalità lavoro Lazio. I lavoratori del gioco pubblico in piazza per 3 buoni motivi’. “Anche noi, lavoratrici, imprenditrici e dipendenti dei punti di Gioco Pubblico saremo in piazza domani” ha dichiarato in una nota Antonia Campanella, portavoce del Comitato Donne in Gioco che riunisce in tutta Italia le lavoratrici del settore.

“Dopo lo tsunami lockdown dovuto alla pandemia e che ha visto il licenziamento di 101mila lavoratori di cui il 98% donne, nel Lazio – continua la nota – sta per abbattersi un’altra tempesta perfetta: a causa di una legge regionale corretta nelle intenzioni ma errata nella sua applicazione, tra 120 giorni più di 8000 lavoratrici del settore Gioco Pubblico perderanno il lavoro. Si, perchè dal prossimo 28 agosto, per la legge sul ‘distanziometro’, nel Lazio dovranno chiudere centinaia di punti gioco che oggi vedono impegnate migliaia di lavoratrici. Un esercito di nuove disoccupate che perderanno lavoro, futuro, dignità. Una tragedia. Per questo – conclude la Campanella – saremo in piazza: vogliamo chiedere alla Regione Lazio, al Presidente Zingaretti, alla sua Giunta, ai consiglieri regionali di aprire gli occhi e guardare negli occhi tutte noi che dal primo settembre prossimo avremo perso il lavoro. Sappiamo bene che le intenzioni della Regione sono quelle di tutelare chi è affetto da disturbi da gioco d’azzardo, ma chiudere le nostre attività significa non risolvere il problema, significa cancellare presidi di legalità, significa spalancare le porte al mercato illegale, significa essere artefici di un dramma sociale”.

La Redazione

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