Anche nel 2022 è stato condotto lo studio ESPAD Italia, sul rapporto tra gioco d’azzardo e i giovani dall’ Istituto di Fisiologia Clinica del CNR (IFC-CNR). Attraverso un questionario anonimo e auto-somministrato, si monitorano i comportamenti a rischio e le abitudini degli studenti italiani di età compresa fra i 15 e i 19 anni. Circa la metà degli studenti ha affermato di aver giocato d’azzardo almeno una volta nella vita e il 42% nel corso dell’anno 2021. I giochi più diffusi sono i Gratta&Vinci e le scommesse sportive, quest’ultime largamente preferite dai ragazzi. Poco meno del 10% ha giocato online nell’ultimo anno e il 17% e il 12% degli studenti ha speso soldi per giocare rispettivamente presso luoghi fisici ed online nel corso dell’ultimo mese. Quasi l’11% ha un profilo di gioco a rischio e il 6,6% problematico. Si tratta di ragazzi che, in grado diverso, affermano di non riuscire a ridurre o interrompere il proprio gioco o di aver avuto problemi a scuola o con i familiari a causa di esso.
Nel 2021, il gioco d’azzardo è stato praticato, nella vita, da circa metà del campione (M=55,7%;
F=44,3%) e dal 42% nel corso dell’anno precedente la somministrazione del questionario (M=48,2%; F=35,8%).
Dal 2009, anno della prima rilevazione, la quota di studenti 15-19enni che afferma di aver giocato d’azzardo nella vita è diminuita, passando dal 51,6% al 50,1% nel 2021. Tuttavia, dal 2018, la
percentuale risulta in aumento (2018=43,2%; 2021=50,1%).
Più i maschi che le femmine
Osservando le prevalenze di gioco d’azzardo per genere ed età, si notano quote maggiori di
giocatori fra i ragazzi e le percentuali maschili tendono ad aumentare con l’aumentare dell’età,
raggiungendo un rapporto di genere di 1,5-1,6 fra i 18-19enni. Si può inoltre notare come il gioco
d’azzardo sia un comportamento praticato anche dagli studenti minorenni. Il 46,6% dei 15-17enni ha giocato nella propria vita e il 39,2% nell’ultimo anno. Tuttavia, quasi un terzo degli studenti,
(31,5%) afferma che, da minorenne, gli è stato impedito di praticare un gioco in denaro perché
vietato.
I giovani preferiscono le lotterie istantanee, in calo le slot
Le lotterie istantanee risultano essere il gioco più popolare fra gli studenti giocatori (71,9%) e, in particolare fra le studentesse (80,9%). Seguono le scommesse calcistiche come il Totocalcio e il Totogol (34,8%) e altri giochi d’azzardo come i dadi e le roulette (26,7%); in questo caso i giochi risultano particolarmente comuni fra i ragazzi. Inoltre, le differenze di genere più marcate si osservano per le scommesse virtuali (M=26,8%; F=3,6%) e per il Poker Texano (M=20,2%; F=4,9%), entrambi largamente preferiti dagli studenti di genere maschile.
Per quanto riguarda i luoghi di gioco, più della metà dei giocatori ha giocato a casa propria o di amici (52,7%), il 31,2% presso i bar o i tabacchi e poco più di un quinto (20,7%) nelle sale scommesse. Altri luoghi indicati in percentuale minore sono stati: le sale giochi (7,4%), le sale bingo (4,2%), i Casinò (2,4%) e i circoli ricreativi (2,1%). I giochi d’azzardo possono essere praticati anche tramite la rete: nel 2021, il 9,4% degli studenti afferma di aver giocato d’azzardo online e, come per il gioco praticato presso luoghi fisici, si osservano percentuali maggiori fra i ragazzi (M=15,5%; F=3,3%).
l dato relativo al gioco d’azzardo online è disponibile a partire dal 2013. Dopo un calo osservato nel triennio 2015-2017, le percentuali sono tornate a crescere nel 2018 e 2019 ma, nell’ultima rilevazione, la prevalenza risulta inferiore rispetto a quella osservata pre-pandemia.
Il gioco online e le preferenze dei giovani
Le tipologie di gioco online più diffuse nel 2021 sono state il Totocalcio e le scommesse sportive, praticate da oltre la metà del campione (51,9%). A seguire troviamo le scommesse virtuali (29,1%), ilPoker Texano o altri giochi con le carte (23,4%) e i Gratta&Vinci, 10 e Lotto e Win for Life (22,7%).
Il mezzo utilizzato maggiormente dagli studenti giocatori per connettersi è lo Smartphone (75,6%), il 39,9% utilizza il computer, il 9,1% il tablet, il 5,7% una console e il 2,5% il televisore. Inoltre, dallo studio ESPAD®Italia, è emerso che, per connettersi , la maggior parte degli studenti (65,7%) utilizza unaccount personale, il 21,5% l’ account di un amico o conoscente maggiorenne, il 15,9% quello dei genitori e il 5,2% quello di fratelli o sorelle maggiorenni.
Dal 2008 il gioco problematico è in calo
L’andamento dal 2008 al 2021 mostra inoltre che, complessivamente, le percentuali di studenti con un profilo di gioco definibile a rischio e problematico sono diminuite: le prime sono passate dal 16,5% all’10,8% mentre le seconde dal 10% al 6,6%. (https://jamma.tv/Documenti/Report_ESPAD.pdf)
La Redazione