I carabinieri del Nas hanno ispezionato oltre 8mila attività ed esercizi, contestando 433 violazioni all’obbligo della certificazione verde (che viene rilasciata per 48 ore dopo un tampone o dopo la vaccinazione e in presenza di un certificato di guarigione da Covid). Delle 433 violazioni contestate 236 riguardano i titolari di attività commerciali e di erogazione di servizi oggetto di obbligo di certificazione Covid, come ristoranti, bar, palestre, sale scommesse e mezzi di trasporto, ritenuti responsabili di omessa verifica del green pass.
Gli esiti delle ispezioni dei Nas evidenziano che 247 sanzioni sono riconducibili a strutture di somministrazione di alimenti e bevande, quali ristoranti, pizzerie e bar, 80 sono relative a palestre, piscine e centri benessere, 81 nelle sale scommesse, sale gioco e attività ricreative, mentre 25 nell’ambito dei servizi di trasporto a lunga percorrenza, per un valore complessivo di oltre 135mila euro di sanzioni amministrative. Nel corso dei controlli, gli interventi dei carabinieri hanno riguardato anche la corretta applicazione delle restanti misure di contenimento alla diffusione epidemica, contestando ulteriori 251 violazioni dovute all’inosservanza circa le operazioni di sanificazione dei mezzi, la presenza di dispenser per l’igienizzazione delle mani, l’uso delle mascherine, le informazioni agli utenti sulle norme di comportamento e di distanziamento. Sono stati emessi anche provvedimenti di chiusura temporanea da uno a cinque giorni nei confronti di 14 attività.
La Redazione