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Lazio, legge gioco. Caritas: “misure, carenti e minime”

“Il 13 gennaio sono entrate in vigore le norme regionali introdotte con la Legge dell’11 agosto 2022 che va a modificare la Legge regionale n. 5/2013 in materia di regolamentazione del gioco d’azzardo. Seppur carente, rispetto ai criteri indicati dalle Caritas del Lazio e dalle organizzazioni del Terzo settore impegnate nel contrasto e nella prevenzione delle dipendenze, la legge introduce degli strumenti validi per il contrasto dell’azzardo compulsivo”. E’ quanto si legge in una nota della Caritas Roma.“L’11 gennaio scorso la Regione Lazio, per tramite della Direzione Regionale Sviluppo Economico e attività Produttive, ha pubblicato una circolare di chiarimenti e gli obblighi introdotti per tutti gli apparecchi da gioco a vincita installati nei pubblici esercizi e nelle sale.

In base alle nuove prescrizioni – prosegue la nota -, ogni attività all’interno della quale sono installati gli apparecchi deve rispettare, tra le altre, queste disposizioni:

  • riduzione della frequenza delle singole giocate a non meno di una giocata ogni trenta secondi;
  • separazione dello spazio dedicato agli apparecchi dalla restante struttura complessivamente a disposizione per lo svolgimento delle attività, mediante installazione di pannelli o pareti divisorie, e distanziamento minimo di due metri tra i suddetti apparecchi;
  • pausa obbligatoria di cinque minuti dalle operazioni di gioco ogni trenta minuti consecutivi di utilizzo dell’apparecchio di gioco da parte del singolo cliente.

La circolare specifica inoltre “che tale limitazione trovi adeguata applicazione attraverso l’adozione delle seguenti misure:

  1. Collocazione di un orologio di diametro non inferiore a cm. 35 ogni n. 3 videoterminali purché rientri nel raggio visivo di ogni giocatore che utilizza tali apparecchi;
  2. Collocazione di un cartello di formato minimo di cm 100X70 che indichi la prescrizione dell’interruzione del gioco per 5 min. ogni 30 min. di gioco, nonché le ragioni di tutela della salute individuale alla base di tale prescrizione. Si specifica che in tale cartello ogni esercente dovrà inserire il riferimento telefonico dell’Unità Operativa Dipendenze Patologiche dell’ASL competente per territorio rispetto all’ubicazione dell’esercizio commerciale;
  3. Installazione di un sistema di diffusione sonora dove un segnale acustico è seguito da un messaggio vocale programmato ogni trenta minuti, preregistrato, dal seguente contenuto: “si ricorda ai signori clienti di fare una pausa di 5 minuti ogni 30 minuti di gioco”, al fine di scandire lo scorrere del tempo ed evitare che i giocatori perdano un riferimento temporale reale”.

La Caritas auspica che tali misure, carenti e minime rispetto all’impatto del fenomeno azzardo nella vita delle famiglie, vengano rispettate e invita i Sindaci, le Asl e le Forze dell’Ordine a intensificare i controlli nei punti di gioco”, conclude la nota.

La Redazione

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