Anche gli esercizi dell’Umbria potranno avere il loro marchio “No slot”.
L’assessore regionale alla Salute, Luca Barberini, ha infatti consegnato il marchio “Umbria No Slot” ai sindaci dei Comuni umbri i quali allora volta avranno il compito di assegnarlo ai locali in possesso dei requisiti previsti dalla legge regionale 21/2014 per la prevenzione e il contrasto della ludopatia.
«Il marchio ‘Umbria No Slot’, promosso dalla Regione Umbria – ha affermato l’assessore- è stato realizzato nell’ambito della campagna di comunicazione regionale per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo patologico e consiste in una speciale vetrofania dedicata agli esercizi commerciali liberi da slot, cioè a quei locali che decidono di non installare o di rimuovere apparecchi per il gioco d’azzardo. Secondo la legge regionale 21/2014 e il disciplinare definito dalla Giunta regionale per l’attribuzione di questo logo, sono i Comuni, e in particolari i sindaci, a doverlo rilasciare agli esercizi commerciali e ai pubblici esercizi che possiedono determinati requisiti. Sempre i Comuni hanno un ruolo di vigilanza rispetto al corretto utilizzo dello stesso. Questa scelta è stata fatta perché riteniamo che gli Enti locali, per la loro particolare prossimità con i cittadini, possano svolgere un ruolo determinate nel sensibilizzare la comunità sui gravi rischi legati al gioco d’azzardo».
«L’idea è quella di promuovere – ha proseguito Barberini – una cultura tesa alla limitazione di un fenomeno sempre più diffuso e trasversale, che rischia di diventare patologico con conseguenze pesanti sul piano sociale e sanitario, trattandosi di una vera e propria forma di dipendenza. La Regione è in prima linea con il coinvolgimento di tutta la comunità e di tutti i territori».
A. Bargelloni