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Capannelle, solidarietà del mondo dell’ippica. La società Alfea lancia un appello per la riapertura dello storico ippodromo romano

Attorno al caso Capannelle si stringe la solidarietà del mondo dell’ippica. La società Alfea, gestore dell’ippodromo pisano di San Rossore, ha diffuso una nota, unendosi all’appello lanciato da Hippogroup  per una rapida riapertura dell’impianto romano.

“Non vogliamo esprimere alcuna considerazione di merito sulla vicenda dei rapporti tra Hippogroup e Roma Capitale per la gestione dell’ippodromo di Capannelle, non ne abbiamo titolo né sufficiente conoscenza. Nella nostra qualità di operatore della filiera ippica nazionale del galoppo e di storico gestore dell’ippodromo di San Rossore, vogliamo però far conoscere la nostra posizione sull’importanza fondamentale per l’ippica italiana dello svolgimento delle corse a Roma. A differenza di quanto si potrebbe superficialmente pensare, siamo fermamente convinti che gli eventuali piccoli vantaggi immediati che potrebbero derivare agli ippodromi ancora sopravvissuti dalla mancata riapertura di Roma, sede del Derby, del ‘Presidente della Repubblica’, del ‘Lydia Tesio’ e di altre innumerevoli corse storiche, non potrebbero minimamente compensare il danno di immagine e di credibilità che l’intero settore, in Italia e all’estero, subirebbe da tale sciagurata ipotesi. Riteniamo che il ruolo dell’ippodromo di Roma non sia sostituibile, né come elemento storico e struttura impiantistica, né come centro di riferimento per tantissime scuderie che vi svolgono la propria attività, né infine a livello di programmazione tecnica. Il danno derivante dalla scomparsa dell’ippodromo capitolino, a nostro avviso, andrebbe a minare forse definitivamente i labili equilibri a cui in questi difficilissimi anni tutto il settore sta continuando ad aggrapparsi.Per tutte queste ragioni, desideriamo lanciare un appello alle autorità coinvolte, da Roma Capitale al ministero delle Politiche agricole, affinché trovino insieme a Hippogroup le più opportune soluzioni di breve periodo che garantiscano la ripresa delle corse a Roma, ovviamente nelle more di una soluzione di lungo periodo – quale che sia – che stabilizzi la gestione dell’ippica romana. Allo stesso tempo auspichiamo che il settore tutto, società e categorie, si mostri compatto di fronte a questa ennesima emergenza”.

La Redazione

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