Una “riforma non più procrastinabile” quella del mondo dell’ippica. E’ con questa motivazione che i rappresentanti della filiera del trotto chiedono
al ministro delle politiche agricole, Gian Marco Centinaio, “un incontro urgente con tutte le associazioni effettivamente rappresentative del settore”.
Ippica nuova, Upt – Unione proprietari trotto, Organismo ippico italiano, Ciga, Imprenditori ippici italiani, Fipt – Proprietari trotto Lombardia in un comunicato unitario chiedono di conoscere “gli interventi messi in atto dal ministero a fronte della gravissima ulteriore flessione delle scommesse ippiche e per la tutela effettiva delle risorse del settore a fronte delle novità derivanti dal bando, appena sospeso, per le scommesse ippiche, delle valutazioni sul lancio del palinsesto complementare a quota fissa (che se non gestito attentamente in termini di proventi per l’ippica, rischia di produrre effetti nulli o addirittura negativi per il settore) e delle necessarie iniziative per il rilancio della scommessa Tris e Tqq, principale fonte di risorse del settore. È necessario che il Mipaaft predisponga rapidamente, coinvolgendo gli operatori stessi e società di consulenza specializzate, anche avvalendosi dei progetti già nelle mani delle scriventi associazioni rappresentative, un piano industriale che miri a ridare l’autonomia finanziaria al settore, che ridefinisca la governance del comparto coinvolgendo gli operatori nella gestione, che torni a dar vita agli enti tecnici con la presenza degli operatori eletti da ciascuna categoria e che si muova lungo una dorsale che consideri tre fattori fondamentali di eguale importanza, senza la cui interazione il prodotto corsa non potrà essere certificato e promosso: rating degli ippodromi, rating delle corse, rating delle professioni. A cui aggiungere un giusto e competente uso della giustizia sportiva. Oggi purtroppo il prodotto corsa nasce falsato prima ancora che i cavalli entrino in pista”.
La Redazione