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La filiera del trotto si scaglia contro il segretario Siag, Roberto Faticoni e l’associazione Anact sul caso Varenne.

Continua la polemica (http://cifonenews.comma3.com/frattura-nel-mondo-dellippica-ippica-nuova-prendiamo-le-distanze-dal-siag/) nei confronti di Roberto Faticoni, segretario Siag (Sindacato italiano allenatori guidatori). I rappresentanti della filiera del trotto, in un lungo comunicato al ministro Centinaio (http://cifonenews.comma3.com/la-filiera-del-trotto-chiede-incontro-al-mipaaft-per-riforma-non-piu-procrastinabile/ ), ribadiscono la presa di distanza da Faticoni e si scagliano contro l’associazione Anact per la cattiva gestione del caso Varenne che vede  la società napoletana Varenne Futurity chiedere la restituzione dello stallone, di cui è proprietaria, alla Varenne Forever di Valter Ferrero, che si è assicurata la gestione e le percentuali sulla monta, lamentando presunte inadempienze contrattuali.

“Gli operatori italiani del trotto, allevatori, proprietari, allenatori guidatori e gentleman drivers, raccolti in stragrande maggioranza nelle firmatarie associazioni realmente rappresentative del settore, non riconoscono al signor Faticoni ed alla sua associazione Siag (della quale nonostante le reiterate richieste non è dato conoscere lo statuto, la composizione del consiglio, l’organigramma, i bilanci, la effettiva rappresentanza nel settore) e nemmeno ai suoi accompagnatori ed accompagnatrici, nessun ruolo e nessuna credibilità per parlare a nome degli allenatori e guidatori italiani”, si legge nel comunicato. Inoltre, “gli scriventi ed i loro associati, denunciano la gestione personalistica, inadeguata e talvolta contro le norme statutarie, dell’associazione Anact sotto la presidenza del signor Ferrero (ne sono conferma evidente le dimissioni del vice presidente Santulli – eletto a livello nazionale nella compagine di Ferrero presidente e che avrebbero dovuto portare a nuove elezioni nazionali – e dei consiglieri Vecchi, Toniatti e Cascio, la conseguente mancata convocazione delle elezioni regionali con la contemporanea soppressione di alcune delegazioni regionali senza i dovuti passaggi previsti dallo Statuto) ed informano il ministro che la grande maggioranza degli allevatori italiani, regolarmente iscritti alle scriventi associazioni, non ritengono il signor Ferrero idoneo a rappresentare l’Italia nelle sedi europee. Ciò anche alla luce delle presunte irregolarità nella gestione delle monte dello stallone Varenne, il più grande cavallo italiano degli ultimi decenni (così come si evincerebbe dalle accuse formulate dal proprietario del cavallo nei confronti del signor Ferrero). Si tratta di ‘gravi irregolarità’ oltre a mancati pagamenti che hanno visto il giudice disporre ‘la restituzione di Varenne al legittimo proprietario’. Restano inoltre in attesa di conoscere la data delle elezioni per il rinnovo dell’intero consiglio direttivo dell’associazione Anact. A tale proposito gli allevatori italiani chiedono la pubblicazione dell’elenco dei soci effettivi che hanno pagato la quota associativa alla data del 28 febbraio (ultima data valida, da statuto, per aver diritto di voto alle prossime elezioni) ed il numero di voti di cui dispone ogni associato così da consentire ai veri allevatori regolarmente associati di potersi candidare alla gestione e, finalmente, far riprendere la doverosa attività di servizio a favore degli allevatori”. 

D. Pellegrino

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