ultime notizie

Attualità, Attualità e Politica, Cultura, Economia, Editoriale, Forze dell'ordine, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza, Politica, Recensioni, Redazione, Salute, Sports, Tempo libero, Uncategorized

I nostri uffici resteranno chiusi dal 6 agosto al 10 settembre. Buone vacanze a tutti

Attualità e Politica, Forze dell'ordine, Gaming, Redazione

‘Ndrangheta: scommesse on line, sequestro 700mila euro nel Reggino

Editoriale, Forze dell'ordine, Gaming, Giurisprudenza, Redazione

Rizziconi, chiusa per la seconda volta sala giochi abusiva

Attualità, Economia, Gaming, Politica, Salute

Filletti (Gaming Malta foundation): ‘Nell’Isola rapporto simbiotico tra gaming e turismo’

Attualità, Cultura, Economia, Gaming, Salute

Divieto pubblicità giochi: Agcom sanziona due influencer per 60mila e 75mila euro

Attualità, Forze dell'ordine, In Evidenza

Mostra il pene e ferisce un dealer: poker player arrestato al Seminole

Mondiali 2018: il grande business del mercato dell’azzardo

Quest’anno l’Italia ha assistito ai mondiali da spettatrice, ma considerando i risultati delle scommesse sportive la partecipazione non è stata da meno: anzi, secondo l’agenzia Agipronews a giugno la popolazione italiana ha scommesso circa 113 milioni di euro, quindi il 36 % in più rispetto a giugno 2017.

Secondo quanto riporta La7, le somme spese nei primi sei mesi dell’anno totalizzano 737 milioni di euro, più del 45% in più rispetto all’anno scorso. Mentre il campo delle scommesse celebra una nuova crescita a due cifre, dall’Istituto superiore di sanità emergono risultati piuttosto negativi sui costi sociali del gioco legale. Questi risultati non hanno a che fare solo con le scommesse, ma anche con le slot machine, gratta e vinci e VLT.

Infatti, l’Istituto di superiore di sanità sostiene che nel nostro Paese sono presenti circa un milione e 500 mila giocatori patologici e 1 milione e 400 mila giocatori a rischio, che formano una somma di 2 milioni e 900 mila. Tali risultati emergono in un momento molto complicato, in quanto gli addetti del settore e le società calcistiche, sostenuti da Confindustria, sono in conflitto con quella parte del decreto dignità che proibisce la pubblicità sul gioco d’azzardo legale e sulle scommesse.

“Un provvedimento scorretto” secondo il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che in una conferenza sul Sistema Gioco Italia, ha dichiarato che “non è possibile curare la ludopatia annientando un settore economico”. Dopo tali critiche, la risposta dell’autore del provvedimento, Luigi Di Maio non è tardata ad arrivare: “non si può guadagnare denaro con il gioco d’azzardo che sta mandando in miseria alcune famiglie”.

In fin dei conti, i pensieri del direttore di Confindustria e di Di Maio sono piuttosto contrastanti e l’unico parere a metà strada è quello del presidente dell’agenzia del monopoli di stato Giovanni Kessler che presentando i risultati dell’Istituto superiore di sanità ha spiegato che occorre combattere contro il gioco patologico, ma che non è sufficiente usare mezzi proibitori.

Katia Di Luna

Giornalista freelance

 

Condividi

Articoli correlati

Video