Al via la tre giorni di Enada, uno degli appuntamenti più attesi dal mondo dell’amusement e gaming (http://cifonenews.comma3.com/rimini-al-via-la-tre-giorni-di-enada-primavera-e-lamusement-show/). Alla conferenza di apertura della fiera riminese “Gioco di Stato: ripartiamo da Enada”, è intervenuto Domenico Distante, presidente dell’associazione Sapar, dichiarando: “La legalità rimane sempre al centro. Siamo sempre stati in prima linea per denunciare atteggiamenti irregolari su tutto il territorio nazionale durante il lockdown. Voglio ricordare che degli 11,5 miliardi di euro che il settore del gioco dà allo Stato ogni anno, 6,8 miliardi di euro arrivano da slot e Vlt. Noi rappresentiamo il gioco di Stato, non dobbiamo vergognarci”
“Non dobbiamo combattere solamente contro l’illegalità, lo facciamo volentieri ogni giorno, ci abbiamo messo sempre la faccia denunciando le situazioni irregolari a polizia, Questure e Gdf, ma dobbiamo combattere anche con i sindaci che si alzano la mattina e stabiliscono limiti orari e distanziometro, quando si è visto che le distanze fanno solo chiudere le attività legali e il loro indotto. Purtroppo continua la lotta del settore non solo contro l’illegalità ma anche contro l’ipocrisia di una certa parte della politica. Se lo Stato vuole cancellare il gioco legale bastano due righe su un decreto e basta con le ipocrisie di inutili misure contro l’azzardopatia. Il procuratore nazionale Cafiero de Raho – ha ricordato Distante – ha ribadito più volte che dove non c’è il gioco legale, c’è il gioco illegale. In Piemonte da 2 anni e mezzo ci sono solamente apparecchi illegali, perché la legge regionale di fatto ha espulso il gioco legale. La politica deve capire che noi siamo partner dello Stato, non siamo contro lo Stato”.
La Redazione