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Corse clandestine cavalli: Stumpo (Leu) chiede maggior controllo

La Sicilia è spesso terra di corse clandestine di cavalli (http://cifonenews.comma3.com/palagonia-corsa-clandestina-muore-cavallo-16-denunciati/). Troppi incidenti, criminalità, soldi, scommesse illegali. A sollecitare l’intervento del Governo è il deputato Nicola Stumpo (Leu) attraverso un’interpellanza al ministero dell’Interno, presentata nel corso della seduta del 28 luglio della Camera dei deputati. “Non è tollerabile né accettabile che porzioni di territorio possano essere sottratte alla giurisdizione dello Stato per diventare zone franche senza regole e leggi”, così Stumpo ha esordito riportando vicende giudiziarie collegate al gioco e alle scommesse illegali, soprattutto sulle corse di cavalli clandestine. Nelle motivazioni della sentenza ‘Beta 2’, del settembre 2019 dal giudice per le udienze preliminari Monica Marino si legge ‘La presente associazione (famiglia Romeo-Santapaola) ha diversificato le proprie attività dividendo i compiti fra gli affiliati, ognuno specializzato in uno specifico settore (corse clandestine di cavalli e scommesse, […] gioco online, […] raccolta di scommesse illegali su eventi sportivi, tramite piattaforme informatiche straniere non autorizzate ad operare in Italia, investimenti e controllo di attività del settore farmaceutico) ‘; il processo (2018) seguito all’operazione Zikka, l’inchiesta dei carabinieri sul giro di scommesse clandestine intorno alle corse di cavalli nelle zone di Santa Margherita, nell’area in cui si trovano gli edifici del Coordinamento di edilizia popolare (Cep) in viale Giostra e Gazzi, ha evidenziato una rete di soggetti che organizzavano il ‘palio’ clandestino e ne gestivano le scommesse.

Al centro degli accertamenti, la gestione dei cavalli e di tutte le fasi ‘preparatorie’, dagli allenamenti al contatto con i veterinari, che poi somministravano agli animali sostanze dopanti per aumentarne le prestazioni. Alcuni soggetti – prosegue Stumpo – avevano anche il compito di fantini, mentre altri si occupavano di raccogliere le scommesse e incassare i proventi; ancora il 25 giugno 2020, come segnalato da testate giornalistiche e come rintracciabile da diversi video pubblicati sui principali social network, si è svolta l’ennesima corsa clandestina di cavalli nel quartiere Giostra della città di Messina, coinvolgendo decine di scooter che, di fatto, delimitavano il ‘circuito’ sottratto alle regole dello Stato di diritto e privatizzato a beneficio delle mafie; solo per un puro caso fortuito uno dei due ‘fantini’, caduto dal calesse, in mezzo ai motorini in corsa, dopo che il cavallo era andato a finire contro un guard rail, non ha subito lesioni gravi o messo a rischio la propria incolumità. Il perpetuarsi di tali manifestazioni – rimarca il deputato – oltre a generare un flusso di proventi illeciti legati alle scommesse illegali e a mettere in serio pericolo la salute di animali pesantemente dopati e persone in una condizione di sostanziale rischio per la velocità e la vicinanza con scooter e motorini, riafferma in maniera inequivocabile il potere delle cosche e il loro predominio sul territorio; dalle immagini e da alcune segnalazioni emerge come la presenza di giovani e giovanissimi, in taluni casi anche minorenni, trasformi questa manifestazione di illegalità in una sorta di rito iniziatico rispetto all’adesione ai disvalori delle mafie”.

A fronte di tutto ciò, l’interrogativo di Stumpo al Ministero dunque è stato: “Quali iniziative di controllo del territorio e di prevenzione e di contrasto della criminalità abbia messo o intenda mettere in atto, per il tramite della prefettura di Messina, anche attraverso l’attivazione delle competenze e delle risorse del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con il pieno coinvolgimento degli enti pubblici e delle amministrazioni locali?”.

La Redazione

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