E’ da fine febbraio che il Covid-19 sta piegando l’Italia sotto il peso di una catastrofe sanitaria ed economica mai vista prima. Una catastrofe che conta migliaia di morti e di famiglie sul lastrico a causa della quarantena per il contenimento della pandemia. Nonostante i dati degli ultimi giorni segnino una lieve diminuzione dei contagi da Covid-19, la luce alla fine del tunnel sembra essere ancora lontana. La ripresa è lenta. Bisognerà attendere ancora prima di poter tornare ai ritmi di vita di una volta. A dirlo non sono solo scienziati e medici ma il premier Conte. Sarà quindi una ripresa lenta e scaglionata quella che segnerà la fine dell’emergenza da coronavirus. Dopo il prossimo blocco di 2 settimane, che partirà dal 3 aprile e durerà fino al 18 aprile – si comincerà a discutere i criteri per la progressiva riapertura. La condizione primaria rimane quella di R0, l’indice di contagiosità inferiore a 1 (un positivo infetta meno di una persona). Ma anche dopo aver raggiunto questo risultato bisognerà mantenere alcuni divieti e limitazioni per impedire che la circolazione degli asintomatici possa far risalire il numero dei positivi. Quindi anche se i dati dovessero essere positivi, per il ritorno alla normalità serviranno comunque settimane. Intanto riferendosi alla situazione economica del Paese il premier Conte ha dichiarato: “La serrata delle attività produttive è l’ultima misura che abbiamo preso e non può prolungarsi troppo”. E Roma si muove in aiuto alle piccole imprese. La sindaca Virginia Raggi ha lanciato così la raccolta fondi #RomaRiapre per la ripresa di tutti i piccoli imprenditori che sono in difficoltà e che potrebbero non riuscire a pagare i propri dipendenti. “Un aiuto concreto a commercianti, piccoli imprenditori e artigiani di Roma che si trovano in pesanti difficoltà e rischiano di chiudere per sempre, lasciando a casa anche tantissimi lavoratori. Aiutiamo chi è in difficoltà con la raccolta di fondi #RomaRiapre, destinata a tutte quelle piccole attività che rappresentano il tessuto economico fondamentale della città. Per aiutare chi è in difficoltà per il coronavirus a ripatire quando cesserà l’emergenza. Molte di queste persone rischiano di diventare vittime dell’usura: per questo avranno bisogno di un aiuto per ripianare eventuali debiti e ripartire, contando su tutto il sostegno possibile da parte delle Istituzioni e della collettività. Siamo una comunità. Sono sicura che tutti daranno una bellissima prova di generosità e ci aiuteranno a ricostruire l’economia cittadina (http://www.askanews.it/cronaca/2020/03/31/raggi-comune-roma-apre-raccolta-fondi-per-commercianti-e-pmi-pn_20200331_00036/)”.
A cercare di rassicurare gli animi è il sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze, Pier Paolo Baretta che spiega le misure attuate dal Governo: “Dall’inizio della crisi abbiamo stanziato circa 60 miliardi di euro e il nuovo decreto sarà ispirato al criterio più semplice possibile: lo Stato deve sostenere chi non ha soldi per soddisfare i propri bisogni essenziali, individuando la più ampia platea possibile. Siamo al lavoro per individuare la via per arrivare prima allo scopo: si può scegliere di erogare i soldi direttamente o di non far pagare bollette e affitti, con lo Stato che copre queste spese”.
La Redazione