ultime notizie

Attualità, Attualità e Politica, Cultura, Economia, Editoriale, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Restyling: Cifone News Blog

Attualità, Attualità e Politica

Richiesta di processo per Luciano Canfora perchè “diffamò” Giorgia Meloni. Il sostegno delle associazioni

Attualità

Bari Japigia, colpi d’arma da fuoco contro auto. Ferito 20enne

Attualità, Attualità e Politica, Gaming

Al Senato il convegno ‘Nuovo allarme ludopatia con l’apertura di nuove sale da gioco’

Attualità, Forze dell'ordine

Bari, inchiesta su truffa per ottenere fondi pubblici di ‘Garanzia Giovani’. Perquisizioni

Attualità

Continuano a tremare i comuni flegrei. Circa 90 terremoti in 24 ore

Tennis, orgoglio italiano. Sinner e la sua sguarda vincono la Coppa Davis dopo 47 anni

Orgoglio italiano per un tennis che ha ripreso a dominare. A Malaga l’Italia di Jannik Sinner, Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi, Lorenzo Musetti e Simone Bolelli, dopo 47 anni ha conquistato la Coppa Davis dopo aver battuto l’Australia 2-0. Matteo Arnaldi ha aperto la giornata con un’altra delle sue maratone di due ore e mezza vincendo su Alexei Popyrin al  terzo set in una partita mezza vinta poi persa, poi ripresa per i capelli con una forza mentale incredibile. Poi Sinner ha terminato l’opera, chiuso il pacchetto, fatto un bel fiocco superando 6-3, 6-0 Alex De Minaur (per la sesta volta su sei), La stella indiscussa non può che essere proprio lui, Jannik Sinner, il numero 4 del mondo che, alla prima volta in una finale Davis, si è caricato la squadra sulle spalle traghettandola verso un trionfo storico. Jannik arrivava da una stagione lunghissima e dalle Atp Finals, con l’amarezza della sconfitta in finale contro Djokovic. Qui a Malaga però l’aria è cambiata e l’altoatesino si è trasformato nel primo uomo da battere per Nole, annullandogli tre match point consecutivi. E poi Jannik in doppio con Lorenzo Sonego; nonostante il gioco sotto rete rimanga il tallone d’Achille di Sinner, la coppia ha dato spettacolo. Orgoglio italiano. Sul podio c’è anche il novantenne Nicola Pietrangeli, capitano del primo successo italiano in Davis e simbolo del tennis italiano nel mondo, l’azzurro con la miglior classifica di sempre nella storia del tennis maschile e soprattutto icona della Coppa Davis. Ad applaudire Sinner e compagni c’è anche il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi. E subito dall’Italia piovono complimenti, come quelli del numero uno del Coni Giovanni Malagò (“il tennis italiano sta tornando a dominare”) e per Sinner e compagni arrivano gli inviti a Palazzo Chigi.

Intanto da Malaga si fa sentire l’emozione del gruppo azzurro. “Sono orgoglioso di questi ragazzi, sono felice di quanto abbiamo fatto. Grazie a tutti quelli che ci hanno supportato negli ultimi due anni. Siamo un gruppo unito, questo è quello che vogliamo. Questo è un progetto partito da lontanissimo, tra miliardi di difficoltà ma i ragazzi mi sono stati sempre vicini, ho sempre avuto il loro supporto. E da quando è arrivato qui Matteo (Berrettini ndr) siamo diventati ancor più famiglia”, le parole di un commosso Volandri. “Questa vittoria è particolare e speciale. Sapevamo di avere un ottimo gruppo, siamo riusciti a mettere i pezzi insieme. Berrettini ha avuto una stagione difficile, ma è venuto qui e ci ha sostenuto. È importante far squadra, siamo tutti contenti di alzare questa coppa speciale”, commenta prima della premiazione Sinner che poi ringrazia il paese intero. “Grazie a tutti gli italiani che ci hanno creduto, anche quando le cose sono andate male – dice – Da Torino ho portato tanta energia e abbiamo fatto gruppo. A Bologna abbiamo sofferto, ma siamo sempre rimasti lì. Siamo stati a un punto da ko ieri, ora trionfiamo”. Sinner sottolinea l’unità del gruppo: “Siamo una squadra unita, ognuno di noi può essere contento – aggiunge -. Abbiamo tenuto tanto che Matteo (Berrettini ndr) venisse qui a sostenerci, possiamo solo ridere. C’è tanta emozione, abbiamo sentito tutti gli italiani venuti qui a Malaga, chi ha guardato in Italia. Sapevamo che era una cosa grande, abbiamo avuto la giusta mentalità. La cosa più importante era far squadra, siamo tutti contenti di alzare questa Coppa molto speciale. Grazie a tutti gli italiani, al pubblico che ci ha creduto anche quando ci è andata male. Ieri eravamo ad un punto dall’essere fuori e oggi alziamo la Coppa”.

La Redazione

Condividi

Articoli correlati

Video