Ora che il decreto Dignità è legge si cerca di capire come affrontare la questione pubblicità e comprendere lo spettro di azione applicativo. Per questo una delegazione di Federgioco, tra cui il presidente Olmo Romeo e il vicepresidente Maurizio Salvalaio, ha incontrato oggi l’ Agcom per confrontarsi sull’argomento. Il decreto Dignità prevede il divieto di qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse manifestazioni sportive, culturali o artistiche, trasmissioni televisive o radiofoniche, stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni e internet, penalizzando fortemente non solo i Casinò italiani ma anche i territori, su cui incidono. Per questo sono state esposte tutte le problematiche delle Case da gioco, ponendo l’attenzione sulle potenzialità strategiche e caratterizzanti delle stesse in relazione alle aree di influenza. Si è ribadito come i casinò italiani siano basilari dal punto di vista turistico, per le ricadute occupazionali ma anche per i tanti eventi creati che sostengono l’attività ricettiva dei rispetti bacini.
Precisa il presidente di Federgioco Olmo Romeo: “Agcom si è dimostrato un interlocutore attento e preparato. Siamo fiduciosi di addivenire ad un chiarimento costruttivo sulla norma limitativa degli ambiti promozionali delle Case da Gioco”.
La Redazione