La giunta dell’Emilia Romagna solleciterà il governo ad adottare una legge che regoli il gioco d’azzardo. Mercoledì l’Assemblea legislativa ha approvato la risoluzione di Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) e Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) per mettere ordine nel settore, “ponendo al centro la salute delle persone anche a scapito dell’entrata erariale”. In particolare, il consigliere chiede un impegno per “superare l’attuale regime straordinario basato su proroghe e deroghe delle concessioni in essere e di valutare i parametri di pericolosità dei giochi e, in base a questi, vietare quelli a maggior rischio di dipendenza”.
All’esecutivo va poi chiesto di rinviare alcune tipologie di gioco legali “come il Betting exchange che non portano introiti significativi per l’erario, ma si prestano a essere utilizzati dalla criminalità organizzata a fini di riciclo del denaro sporco, un ‘giro d’affari’ che supera quello del traffico di stupefacenti”. Infine, Amico vuole che la giunta chieda al governo “che i dati relativi al gioco d’azzardo vengano resi disponibili senza alcun vincolo sul sito dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, sia per il gioco fisico sia per il gioco online, e che siano resi disponibili i dati per singolo gioco e per singolo comune così da poter avere un quadro preciso per tutti i territori”. Non va poi dimenticato che “il benessere delle famiglie viene minato da eccessive risorse utilizzate dai giocatori con conseguente ricorso a indebitamento”. Il gioco d’azzardo è in aumento fra la popolazione (nel 2020 la crescita è stata del 750%) e in particolare fra i giovani. Enormi le cifre investite dai giocatori: dal 2011 al 2021 è stato giocato più di un miliardo di euro. L’Italia risulta il primo paese al mondo per spesa nel gioco d’azzardo.
La Redazione