A Lamezia Terme si è tenuta la giornata di formazione sul gioco d’azzardo patologico per medici di medicina generale e operatori della rete dei Servizi. Grande partecipazione dei medici di famiglia e di altri operatori interessati al fenomeno. L’evento rientra nell’ambito del progetto Gap 2018 (Gioco d’azzardo patologico). Ad aprire i lavori la referente scientifica del progetto, M. Giulia Audino, direttrice dei Ser.D. aziendali con alcuni dati riferiti al gioco d’azzardo che parlano di un continuo aumento di giocatori e di somme dilapidate. “Ma il Dga (disturbo da gioco d’azzardo) – ha sottolineato – si può prevenire, curare ed estinguere; e il contributo dei medici di medicina generale è importante nella prospettiva di un aggancio precoce dei portatori di disturbo da gioco d’azzardo patologico e facilitarne così l’accesso ai Ser.D”. Secondo gli studi dei dottori Antonio Guerra, del consiglio provinciale della Fimmg di Catanzaro, e Francesco Esposito, segretario generale Fmt il ruolo della medicina di base nel disturbo da gioco d’azzardo sarebbe quello di tracciare una possibile azione che si articoli nell’individuazione precoce, nel lavoro motivazionale, nell’aggancio, l’invio ai Servizi specifici e agli specialisti, puntando alla creazione di una rete di assistenza per i giocatori problematici. Secondo Guerra ed Esposito, all’interno delle strutture e nelle case di comunità è importante l’assistenza psicologica e sociale: fare rete con figure multidisciplinari. Innumerevoli i contributi offerti da medici e professionisti di diversi ambiti, per un’analisi del problema a 360 gradi.
La Redazione