ultime notizie

Attualità, Attualità e Politica, Cultura, Economia, Editoriale, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Restyling: Cifone News Blog

Attualità, Attualità e Politica

Richiesta di processo per Luciano Canfora perchè “diffamò” Giorgia Meloni. Il sostegno delle associazioni

Attualità, Attualità e Politica, Gaming

Al Senato il convegno ‘Nuovo allarme ludopatia con l’apertura di nuove sale da gioco’

Attualità, Forze dell'ordine

Bari, inchiesta su truffa per ottenere fondi pubblici di ‘Garanzia Giovani’. Perquisizioni

Attualità

Continuano a tremare i comuni flegrei. Circa 90 terremoti in 24 ore

Attualità, Forze dell'ordine, Gaming

Matera: 150mila euro di sanzioni per gioco d’azzardo illegale

Operazione Final Blow: altri 10 imputati patteggiano

Hanno patteggiato altri 10 imputati coinvolti nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Final Blow” il cui processo si aprirà il prossimo 5  febbraio e sarà con il rito abbreviato. Ma ieri (19 gennaio, ndr) è stata emessa la sentenza di patteggiamento nei riguardi di 10 dei 77 imputati per i quali la Procura di Lecce aveva chiesto il rinvio a giudizio con le accuse, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, violazione della legge sulle armi, associazione finalizzata al traffico di droga ed esercizio aggravato e partecipazione al gioco d’azzardo (https://www.lecceprima.it/cronaca/final-blow-su-mafia-droga-estorsioni-in-10-patteggiano-33-anni-e-mezzo-di-reclusione.html#:~:text=LECCE%20%E2%80%93%20Il%20processo%20pi%C3%B9%20importante,rinvio%20a%20giudizio%20con%20le). In totale sono stati patteggiati oltre 33 anni di carcere e multe per 259mila euro.

Non si tratta della prima sentenza di patteggiamento. Lo scorso novembre, altri 13 imputati coinvolti nello stesso procedimento, avevano concordato la pena con il giudice Giovanni Gallo.

In particolare le indagini hanno consentito di acquisire chiari elementi relativi all’interesse del clan nella gestione delle cosiddette “bische clandestine”, acquisendo il 40% degli introiti, nonché il tentativo, da parte del reggente, di condizionare, in suo favore, addirittura i risultati di giochi gestiti dal monopolio di stato cercando attraverso pressioni di ottenere agevolazioni nelle vincite per gli appartenenti al clan ed i loro familiari.

La Redazione

Condividi

Articoli correlati

Video