Azzittisce tutti suoi detrattori dando esempio di un tennis vincente. A Pechino Jannik Sinner si prende tutto: la prima vittoria in carriera su Daniil Medvedev (7-6, 7-6), il best ranking (numero 4), il nono titolo nella stagione della prima semifinale Slam (Wimbledon) e del primo Master 1000 (Toronto), la qualificazione virtuale alle Atp Finals di Torino a metà novembre (per essere certo di andare al Master da titolare gli basterà passare il primo turno a Shanghai), dove verrà accolto come il nuovo messia.
Dopo la vittoria su Alcaraz in semifinale, Adriano Panatta in un video messaggio postato sul proprio profilo Twitter, aveva dichiarato: “Sinner ha battuto, anzi ha preso proprio a ‘pallate’ Alcaraz a Pechino ed è in finale, ma soprattutto ha raggiunto il n. 4 della classifica mondiale, come feci io tanti anni fa, e mi ha eguagliato. Non ci crederete ma sono molto contento, per lui perché è un bravissimo tennista e mi dicono che è anche un bravissimo ragazzo e finalmente non mi chiamerete più. Adesso, quando lui mi supererà, perché lo farà sicuramente, dico già adesso che sarò ancora più contento, per cui tanti auguri a Sinner e tanti auguri al tennis italiano”.
Meno entusiasta dei risultati del giovane tennista, Nicola Pietrangeli, leggenda del tennis italiano, che negli scorsi giorni aveva dichiarato: “I record sono fatti per essere battuti. Dopodiché, può anche diventare numero uno al mondo ma riparliamone quando avrà ottenuto i miei risultati”. Un appunto che non era piaciuto a molti. Fra questi l’attore Alessandro Gassmann che aveva commentato: “La mancanza di eleganza e generosità di Pietrangeli nei confronti di Sinner. Panatta un signore, come sempre”.
La Redazione