Si sono tenute ieri le consultazioni di Mario Draghi con le categorie d’impresa (https://cifonenews.it/ora-draghi-incontra-sindacati-imprese-e-associazioni/). “Nell’incontro – fa sapere il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, – abbiamo sottolineato la situazione drammatica delle imprese del commercio e della ristorazione, del turismo e della cultura, dei servizi e dei trasporti: le più colpite dalla pandemia. Rischiano la chiusura oltre 300 mila imprese. Quindi – ha aggiunto Sangalli – ristori tempestivi ed adeguati alle effettive perdite di fatturato e proroga ampia della cassa Covid senza contribuzione addizionale e senza distinzioni dimensionali. Il presidente ha anche raccomandato “una rapida campagna vaccini per ripartire in sicurezza”. Secondo Sangalli, “occorre un deciso cambio di passo e massima tempestività per contrastare l’emergenza e azzerare le tensioni sociali. Insieme bisogna lavorare per il futuro del Paese. Per questo abbiamo chiesto che il piano di ripresa sia accompagnato da una stagione di riforme e dia spazio ai progetti di rilancio di commercio e città, dei trasporti e della accessibilità territoriale, dei servizi e della filiera turistica, dalla cui qualità e sostenibilità dipende lo stesso Made in Italy. Abbiamo trovato un presidente molto attento – ha concluso Sangalli – che farà di tutto per dare risposte positive”. Intanto si parla di aperture graduali per le attività ad oggi ancora chiuse. Così il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri (M5S) nelle scorse ore ha dichiarato: “Un’apertura serale dei ristoranti secondo me è possibile nelle aree gialle, mentre serve ancora cautela sugli spostamenti tra regioni”. Attenzione su coloro che ricevono i vaccini “Una volta che si fa il vaccino – spiega Sileri – non cambia nulla rispetto a prima, perché nei giorni immediatamente successivi al vaccino non si ha un’immunità, quindi si devono mettere in atto le stesse precauzioni di prima. Anche discutere di patentino per la vaccinazione è prematuro. Il soggetto vaccinato deve rispettare le precauzioni che rispettano gli altri. Potremo avere un liberi tutti quando le varianti circoleranno meno, quando gran parte della popolazione sarà vaccinata, in mezzo ci sono tante tonalità di grigio, man mano che si va avanti con la vaccinazione devono esserci riaperture, sempre pronti a fare passi indietro laddove ci fossero problemi a livello locale come sta accadendo in Umbria”.
La Redazione