ultime notizie

Attualità, Attualità e Politica, Cultura, Economia, Editoriale, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Restyling: Cifone News Blog

Attualità, Attualità e Politica

Richiesta di processo per Luciano Canfora perchè “diffamò” Giorgia Meloni. Il sostegno delle associazioni

Attualità, Attualità e Politica, Gaming

Al Senato il convegno ‘Nuovo allarme ludopatia con l’apertura di nuove sale da gioco’

Attualità, Forze dell'ordine

Bari, inchiesta su truffa per ottenere fondi pubblici di ‘Garanzia Giovani’. Perquisizioni

Attualità

Continuano a tremare i comuni flegrei. Circa 90 terremoti in 24 ore

Attualità, Forze dell'ordine, Gaming

Matera: 150mila euro di sanzioni per gioco d’azzardo illegale

Unioncamere: attività di gioco in crescita nel 2019, ma tante le chiusure

In Italia le attività di giochi, scommesse e case da gioco tengono duro e continuano a crescere. Un dato che lascia interdetti considerata la crisi del settore a cui più volte si grida per colpa di legiferazioni troppo restrittive in materia di gioco. In realtà le attività del settore del gaming nel 2019 sarebbero all’attivo 8.050, 159 in più rispetto al 2018. E’ quanto emerge dalla lettura dei dati sulla natalità e mortalità delle imprese risultante dal Registro delle imprese diffusi da Unioncamere (http://www.unioncamere.gov.it/) sulla base di Movimprese, la rilevazione trimestrale condotta da InfoCamere, la società delle Camere di Commercio italiane per l’innovazione digitale.

Nelle due regioni con le leggi regionali in materia più restrittive e retroattive, Piemonte ed Emilia Romagna, si è registrato l’aumento di attività (430 unità, +7,23 percento) nella prima e un calo del 2,23 percento, con 349 attività, 8 in meno rispetto al 2018 nella seconda.

La regione con il maggior numero di attività è la Campania, con 1700, mentre nel Lazio se ne trovano 967, in Lombardia 955, in Sicilia 865, in Puglia 626. Nel complesso, dal report di Unioncamere è emerso che le imprese nate nel 2019 sono circa 5mila in più rispetto all’anno precedente. A fronte di queste, però, 326.423 hanno chiuso i battenti nello stesso periodo, 10mila in più rispetto al 2018. “Si accentua nel 2019 il turnover delle nostre imprese”, sottolinea il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli. “Le incertezze del contesto internazionale – aggiunge  –  si fanno sentire soprattutto in quei settori più esposti alla concorrenza dei mercati, come la manifattura. Anche il commercio mostra un calo, mentre la capacità attrattiva del nostro Paese alimenta l’industria del turismo, che continua a crescere, così come in aumento sono le attività professionali e i servizi alle imprese. In ogni caso, la voglia di fare impresa resta alta. È un segnale importante. Dobbiamo continuare a lavorare al fianco delle imprese per far crescere la loro competitività”.

La Redazione

Condividi

Articoli correlati

Video