Incrociano le braccia i lavoratori delle due sedi del Casinò di Venezia: le lunghe trattative tra sindacati, Comune e azienda per il nuovo contratto aziendale non solo non hanno portato a nessun risultato ma si sono interrotte. Per questo le associazioni sindacali Slc Cgil, Fisascat Cisl, Uilcom Uil, Ric e Snalc Ugl hanno indetto sei giorni di sciopero e proclamato anche il blocco degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive per un mese.
“Dopo mesi di faticosa trattativa volta a ridare ai lavoratori della Casa da gioco di Venezia un contratto di lavoro, pare ormai evidente la mancanza di volontà della controparte di addivenire a un positivo esito del negoziato – spiega una nota unitaria – Le modalità e i tempi di convocazione del tavolo negoziale (incontri distanti l’uno dall’altro e spesso troppo brevi perché possano avere efficacia), la gestione dello stesso (la trattativa, nella concezione della proprietà, è spesso solo virtuale), i continui fraintendimenti (difficili da considerare sinceri), sono solo alcuni dei motivi che hanno di fatto procrastinato sine die la conclusione delle trattative. […] Le prese di posizione della proprietà sulla gestione della formazione dei lavoratori del Casinò, e i passi indietro sul paragrafo 7 dell’articolo 1 della proposta contrattuale, hanno dimostrato l’irriverenza della controparte e il poco rispetto che la stessa nutre nei confronti dei rappresentanti dei lavoratori e, quindi, di questi ultimi. […] Una trattativa ha senso se vi è in premessa un equilibrio tra le parti e se tutte e due spingono l’acceleratore per giungere alla definizione degli articolati contrattuali. Oggi queste premesse mancano, e ai lavoratori non resta che tentare di ripristinare quel necessario equilibrio con l’unica arma in loro possesso, auspicando che, prima o dopo, l’infausta esperienza del regolamento unilaterale venga lasciata alle spalle”.
La Redazione